L’operazione rilancio con un piano triennale

Il nuovo consiglio di amministrazione del Pecci di Prato si prepara a un rilancio con un piano triennale e una programmazione artistica ambiziosa, puntando sul legame con la Toscana e artisti internazionali. L'assessore alla cultura esprime fiducia nel nuovo corso dell'istituzione.

Chissà se le nuvole saranno spazzate tutte via ma filtra un cauto ottimismo dopo la prima riunione di insediamento del nuovo consiglio di amministrazione del Pecci. Anche perché Lorenzo Bini Smaghi, presidente della Fondazione per le arti contemporanee in Toscana, ha già convocato per il 23 aprile una conferenza stampa dopo l’approvazione del bilancio consuntivo del 2023. "Per quella data saremo in grado di dare tutti i numeri. Ci presentiamo con un piano strategico triennale parallelamente a un’attività espositiva intensa fino al 2024 e oltre. Definito anche il programma del 2025". L’operazione rilancio del Pecci, dopo le polemiche dei mesi scorsi fra conti in rosso e due licenziamenti prima annunciati e poi ritirati, passa anche da un orizzonte temporale più lungo per la programmazione delle mostre. Un orizzonte che ben si addice al ruolo regionale di istituzione culturale.

Al centro, il legame con il territorio con un focus particolare sulla Toscana a partire dalla scelta degli artisti in mostra, che pure si collocano in una dimensione internazionale. Prendi Alfredo Volpi, protagonista della retrospettiva in corso e visitabile fino al 9 giugno. Oppure una delle prossime mostre come "Colorescenze. Artiste, Toscana, Futuro", a cura del direttore del Pecci e di Elena Magini, dal 28 giugno al 29 settembre: l’arte contemporanea è donna e mette radici in Toscana grazie al progetto che riunisce 12 artiste (Francesca Banchelli, Chiara Bettazzi, Chiara Camoni, Giulia Cenci, Isabella Costabile, Helena Hladilová, Christiane Löhr, Daniela De Lorenzo, Lucia Marcucci, Margherita Moscardini, Moira Ricci, Sandra Tomboloni). Anche in "Satura", la mostra che aprirà i battenti il 26 settembre a cura sempre di Stefano Collicelli Cagol, la bellezza della Toscana farà capolino nella pittura dell’artista statunitense Louis Fratino. A ‘benedire’ il nuovo corso del Pecci anche l’assessore alla cultura Simone Mangani. "Oggi vediamo una capacità di programmazione che si è strutturata nel corso del tempo nell’ottica di un traguardo temporale di media e lunga durata".