REDAZIONE PRATO

Lottozero, modello di creatività sostenibile

Il laboratorio di via Arno è fra i 15 finalisti del concorso nazionale Culturability, selezionato su quasi cinquecento concorrenti.

C’è la pratese Lottozero fra i finalisti del bando Culturability 2020, una "call to action" promossa dalla Fondazione Unipolis per sostenere progetti di innovazione culturale e sociale. 480 le domande presentate da altrettante realtà distribuite lungo tutta l’Italia, 15 il numero dei finalisti dopo un complesso processo di selezione, fra questi il progetto di Lottozero che si avvia alla fase finale di settembre in cui saranno nominati i quattro vincitori. Centro creativo internazionale e polifunzionale per l’arte, il design e la cultura tessile, Lottozero è un esempio di rigenerazione culturale e urbana in cui inventiva e spirito imprenditoriale si esprimono nelle forme più compiute.

Il progetto ha iniziato a prendere forma nel 2014, da un’idea delle sorelle Arianna e Tessa Moroder, in un magazzino alimentare abbandonato in via Arno che ha aperto le porte alla città nel 2016. Le due sorelle, di origini pratesi da parte di madre, erano cresciute Bolzano e quindi a Milano, dove avevano frequentato l’università. Alla prematura scomparsa della mamma hanno ereditato quell’immobile, che era appartenuto al nonno, e hanno deciso di scommettere su quello spazio, in una città – Prato – che è diventata adesso la loro casa.

L’attività di Lottozero è in continua evoluzione e alle sorelle Moroder si sono aggiunte poi Elena Ianeselli e Alessandra Tempesti. A oggi Lottozero ospita una galleria, uno studio condiviso dove collaborano e co-progettano artigiani, artisti e designer e un laboratorio per la sperimentazione e la ricerca tessile, insieme a una sua rete di creativi di tutto il mondo opera come ufficio-stile e facilitatore per giovani menti creative. Ma non solo, è attivo anche un programma di residenze creative, dedicato a chi desidera conoscere e lavorare a Prato, che destina parte dello spazio all’esposizione delle opere realizzate durante le residenze. La forza del progetto è tale che già nell’edizione 2017 di Culturability Lottozero si è aggiudicata il podio e relativo premio finale che ha generato l’allestimento di FabLab, laboratorio tessile dotato di macchinari per la sperimentazione e la ricerca sui materiali con tecniche artigianali. Lottozero è "Textile Fab Lab" aperto a tutti gli interessati, per condividere idee e macchinari, per la progettazione, la produzione e circolazione della cultura, della manualità e dell’arte tessile.

Lo studio condiviso, è un luogo di coworking per chi non si può permettere uno spazio in proprio o non vuole lavorare da solo. Qui coesistono, collaborano e co-progettano artigiani, artisti e designer che condividono progetti idea e una bella cucina.

Per il bando 2020 di Culturability, indirizzato a centri culturali rigenerati già attivi, Lottozero è in finale con un progetto che dà continuità alle buone pratiche già avviate e che punta in particolare sulla programmazione e attuazione di concetti innovativi, soprattutto sui temi della sostenibilità e della valorizzazione del lavoro artigianale. A settembre una commissione di valutazione di Fondazione Unipolis individuerà i vincitori assegnando, insieme ai contributi economici, il supporto necessario alla realizzazione del progetto.

Francesca Tassi