REDAZIONE PRATO

Luana come una farfalla . Le tragedie dei lavoratori diventano un’opera d’arte

Emma Marrazzo all’inaugurazione della mostra "Morti sul lavoro " di Soricelli. Ha raccontato la storia della figlia. "Il senatore Casini mi ha abbracciato".

Emma Marrazzo mostra la foto della figlia Luana D’Orazio sul «muro delle farfalle» alla mostra di Carlo Soricelli a Bologna

Emma Marrazzo mostra la foto della figlia Luana D’Orazio sul «muro delle farfalle» alla mostra di Carlo Soricelli a Bologna

Ha raccontato la storia di sua figlia. Ha spiegato come Luana, appena 22 anni e un figlio piccolo, sia stata risucchiata e stritolata da un orditoio a cui erano state tolte tutte le sicurezze. "Non è stata una tragica fatalità ma una vera e propria condanna a morte". Non si può definire in altro modo.

Emma Marrazzo ha raccontato quello è accaduto a sua figlia il 3 maggio 2021 a Montemurlo quando Luana D’Orazio è stata uccisa da un macchinario mentre era al lavoro in fabbrica. L’occasione è stata l’inaugurazione della mostra "Morti sul lavoro" di Carlo Soricelli alla Fondazione Carisbo di Bologna. Una mostra sul tema delle morti bianche e degli infortuni che raccoglie più di cento opere create dall’artista nel tempo. Tra le foto dei tanti lavoratori che hanno perso la vita sul luogo di lavoro campeggia anche quella di Luana, con il suo bel sorriso di giovane donna, diventata, suo malgrado, simbolo della battaglia per fermare una strage silenziosa ma continua. Insieme a Emma Marrazzo c’era anche la mamma di Mattia Battistetti, schiacciato dal carico di una gru a soli 23 anni, in Veneto. Alla presentazione era presente il senatore Pierferdinando Casini. Una delle installazioni presenti alla mostra è il "muro delle farfalle bianche", nel quale ci sono le foto di 300 lavoratori uccisi, fra cui anche Luana.

La mamma della ragazza ha raccontato durante l’inaugurazione quello che è accaduto all’interno della fabbrica dove la figlia lavorava, del processo (finito con due patteggiamenti a due anni e un anno e mezzo per i titolari e pena sospesa), di quello ancora in corso al manutentore, del fatto che la fabbrica non abbia mai chiuso un giorno. "Sono rimasti tutti sconvolti dalla storia di Luana – ha commentato Emma Marrazzo che si è commossa vendendo la fotografia della figlia su quel muro – E’ stato un momento molto toccante, forte. Il senatore Casini si è alzato e mi ha abbracciato".

Emma Marrazzo ha voluto ringraziare tutti coloro che hanno lavorato per allestire la mostra. "Finalmente ci sono i volti delle persone – conclude – Non sono solo numeri. Sono i volti di persone che avevano madri, padri, fratelli, sorelle, mariti, mogli, figli. Persone che non sono tornate a casa, che non hanno potuto riabbracciare i loro cari. Troppo spesso si dimentica".

Laura Natoli