Luana D'Orazio morta in fabbrica a 22 anni, l'indagine della Procura

Macchinario sotto sequestro, si cerca di fare luce sui sistemi di sicurezza

Il procuratore Giuseppe Nicolosi (foto Attalmi)

Il procuratore Giuseppe Nicolosi (foto Attalmi)

Prato, 4 maggio 2021 - La Procura di Prato ha aperto un fascicolo di indagine per chiarire le circostanze in cui è morta tragicamente Luana D'Orazio, 22enne residente a Pistoia, madre di un bimbo di 5 anni, operaia in una fabbrica di Oste di Montemurlo.

L'infortunio mortale è avvenuto in un'azienda tessile ieri mattina intorno alle 10. La giovane stava lavorando a un orditoio quando è rimasta agganciata al rullo, finendo intrappolata e stritolata nel macchinario. Giunto sul posto il medico del 118 non ha potuto fare altro che constatarne il decesso. Sul posto si è subito recato anche il magistrato di turno, i carabinieri della tenenza di Montemurlo ed il personale Asl per la sicurezza nei luoghi di lavoro.

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Il macchinario presso il quale è avvenuto l'incidente è stato posto sotto sequestro per consentire di effettuare tutti i necessari accertamenti. Le indagini sono condotte dagli ispettori della sicurezza sul lavoro della Asl che devono chiarire, sulla base dei quesiti indicati dal magistrato, alcuni elementi sulle circostanze dell'infortunio. C'è da capire ad esempio se esistessero dei meccanismi di sicurezza che avrebbero dovuto bloccare il macchinario, quali sono i piani di sicurezza previsti dall'azienda e le circostanze sulle presenze dei colleghi al momento dell'incidente.

"Siamo al lavoro per capire se e cosa non abbia funzionato nel macchinario, compresa la fotocellula di sicurezza. Abbiamo ricevuto i rilievi e nelle prossime ore nomineremo dei periti per gli accertamenti tecnici sui documenti raccolti dalla polizia giudiziaria". Così il procuratore capo di Prato Giuseppe Nicolosi riguardo all'inchiesta. "Speriamo di poter eseguire presto anche l'autopsia sul corpo della giovane - ha aggiunto Nicolosi - per cui abbiamo già dato mandato".