
Luigi Biancalani con Giulio Andreotti e Antonello Giacomelli
Prato, 24 agosto 2022 - Ha lavorato sempre, fino all’ultimo, in maniera instancabile, senza mostrare il minimo accenno di fatica o di fastidio. Luigi Biancalani, medico, vicesindaco della giunta Biffoni, è morto nella tarda serata di ieri lasciando un grande dolore in quanti lo conoscevano e in tutta la città. Aveva 74 anni e da tempo combatteva con una brutta malattia, senza mai arrendersi. Non certo contro il male che da medico ha combattuto a fianco dei propri pazienti e poi in prima persona con la tenacia di un guerriero. "Fino a sabato mattina era in assessorato a lavorare, poi è tornato a casa e ha detto ’adesso ho fatto tutto, ora sono in pace’", racconta figlio Niccolò, anche lui medico di famiglia. "È stato un esempio di vita per tutti. E io sono stato fortunato ad averlo come padre".
Da sabato le condizioni di salute si erano aggravate fino alla notizia che nessuno avrebbe voluto sentire. Biancalani è morto in casa circondato dall’affetto dei suoi familiari, la moglie Cosetta, compagna di una vita e i figli Chiara e Niccolò. Nei mesi scorsi Biancalani era stato ricoverato per problemi cardiaci, ma anche in quell’occasione pochi giorni dopo le dimissioni era già dietro la scrivania. A quanti gli chiedevano come stesse, la risposta era sempre ponta: "Io bene e te come stai?", con l’immancabile sorriso che lo contraddistingueva in ogni occasione. Biancalani è sempre stato attivo nel volontariato e in politica. A lungo presidente dell’Ordine dei medici, per vent’anni consigliere comunale, dal 1975 al 1995, e segretario della Dc per 15 anni, prima a livello comunale e poi provinciale. Sempre impegnato nel volontariato, è stato prima deputato poi proposto della Misericordia fino al 2014, quando Matteo Biffoni lo nomina assessore al Sociale, carica confermata con il secondo mandato nel 2019 quando diventa anche vicesindaco.
Negli anni da assessore e vicesindaco si è sempre battuto con impegno costante perché nella città nessuno restasse solo, con la consapevolezza che il Comune non avrebbe potuto dare risposte a tutti ma con la disponibilità personale di ascoltare tutti e di cercare per ognuno una soluzione. "Ha lavorato per la città fino all’ultimo, sempre con il sorriso e con grande passione. Oggi perdo un grandissimo amico, quasi un padre, oltre al mio vicesindaco. Il mio abbraccio più grande va a Cosetta, Niccolò e Chiara": così il sindaco Matteo Biffoni con tutti gli assessori e gli ex assessori si stringe attorno alla famiglia. "Luigi è sempre stato una figura di riferimento per tutti noi, sin dal primo mandato. La sua esperienza, la sua autorevolezza, la sua umanità lo hanno sempre reso per noi una colonna portante della giunta", ricorda Biffoni, molto vicino a Luigi al quale era legato da un grandissimo affetto e un rapporto personale con radici profonde. "Nonostante la malattia, non ha mai fatto mancare la sua costante e instancabile presenza, una grande capacità politica, una costante vicinanza personale in qualsiasi istante. Ognuno di noi davanti a una difficoltà, a un dubbio, a un timore sapeva di poter chiamare Luigi, sempre, di domenica o a Natale. Una vicinanza che quotidianamente dimostrava a tutti i cittadini che si rivolgevano all’assessorato". Amico di una vita è stato Antonello Giacomelli, ex sottosegretario e oggi commissario Agcom, che su Facebook ha postato un ricordo toccante: "Ci sono pochi pratesi per cui tu non fossi semplicemente Gigi. Il dottore certo ma anche uno di casa, un amico, uno di famiglia a cui si può confidare una pena o chiedere consiglio - scrive - Avevi sempre il tuo sorriso da offrire, la tua umanità nell’accogliere e una parola da dire. Se donare la propria vita ha un significato, nel tuo caso la vita l’hai spremuta".
E poi i ricordi , le battaglie politiche e nottate interminabili: "Anni di passione politica, sigarette e Montenegro, nottate di discussioni, congressi, soddisfazioni e difficoltà. Il dolore per la fine della Dc e le nostre dimissioni, firmate insieme. Le chiacchierate sui figli. E i derby a Milano con gli sfottò reciproci. Il lavoro fatto insieme per l’ospedale. Fino alle pagine più recenti, fino a ieri". Cordoglio arriva anche dalla Misericordia: "Luigi è stato un medico stimato e un confratello importante nella storia della Misericordia di Prato", dice il proposto Gianluca Mannelli. Lo scorso 22 luglio Biancalani aveva partecipato come sempre alla tradizionale festa della fondazione della Misericordia di Prato. Uno dei tanti impegni che aveva voluto onorare. Come sempre.