Una lettera autografa per ricordare e celebrare Ardengo Soffici. Ieri ricorreva l’anniversario della morte dell’artista, avvenuta a Vittoria Apuana il 19 agosto 1964, e il museo poggese a lui intitolato si è arricchito di un importante documento: l’ultima lettera autografa di Soffici datata 18 giugno 1964. Il manoscritto è stato dato in comodato al museo dall’attuale direttore Mauro Moriconi, proprietario del documento. "Si aprono così le iniziative sofficiane nel sessantesimo anniversario della morte dell’artista – dice l’assessore alla cultura Diletta Bresci – la mattina l’amministrazione comunale si è recata al cimitero di Poggio a Caiano per deporre una corona d’alloro sulla tomba dell’artista. Dopodiché, la lettera scritta di pugno da Ardengo Soffici è stata deposta in una teca del museo che il 19 agosto abbiamo deciso di tenere aperto a ingresso gratuito per tutti. Inoltre, in autunno ci sarà l’inaugurazione di una grande mostra nel salone espositivo delle Scuderie medicee. Si tratta di una mostra per omaggiare Soffici e sarà anche molto interessante".
Mauro Moriconi spiega l’importanza dell’ultima lettera di Soffici: "Mi è stata donata da Luca Vallecchi, nipote dell’editore Enrico Vallecchi. E proprio a quest’ultimo era indirizzata. Soffici, nel documento, parla delle bozze che aveva lasciato presso la casa editrice fiorentina Vallecchi, bozze del sesto volume di ‘Opere’, che fu pubblicato postumo nel 1965. Non solo la lettera fa evincere la personalità di Ardengo Soffici. Scrive, infatti, che è venuto a conoscenza della ristampa de ‘Lacerba’, la rivista da lui fondata insieme a Giovanni Papini".
Insieme alla lettera si trova esposto anche un biglietto autografo attraverso il quale Valeria, una delle figlie di Soffici, ringrazia l’editore Vallecchi che le aveva fatto vedere e leggere la lettera del padre.
m. s. q.