REDAZIONE PRATO

L’ultimo saluto a Lascialfari. Folla commossa alla Castellina

Lacrime e dolore. In tanti si sono stretti alla famiglia del 65enne morto nel devastante incendio al poligono

Il feretro di Alessio Lascialfari al termine delle esequie funebri foto Attalmi/Tempestini

Il feretro di Alessio Lascialfari al termine delle esequie funebri foto Attalmi/Tempestini

Ieri mattina c’è stato l’ultimo saluto ad Alessio Lascialfari, 65 anni, l’altra a vittima dell’incendio scoppiato al poligono di tiro a Galceti il 26 luglio scorso. Le esequie di Lascialfari, da tre anni in pensione dalle ex Officine Galileo di Firenze (oggi Leonardo spa), sono state officiate nella chiesa dell’Annunciazione alla Castellina di fronte ad un centinaio di persone, tra parenti ed amici. La cerimonia funebre si è svolta alla Castellina, quartiere in cui Lascialfari, come detto in pensione da tre anni, era conosciuto. La folla che ha inteso dare un ultimo saluto a Lascialfare ha circondato d’affetto la moglie Nicoletta e la figlia Erika.

Alla cerimonia funebre erano presenti anche le istituzioni cittadine con l’assessora Benedetta Squittieri con la fascia tricolre in rappresentanza del Comune di Prato e la consigliere comunale di Forza Italia Rita Pieri. Il celebrante della liturgia funebre ha ringraziato a nome della famiglia Lascialfari tutti presenti che hanno voluto essere a fianco della moglie e della figlia nel momento del commiato.

Tanta commozione e un rigoroso silenzio hanno accompagnato la cerimonia funebre a dimostrate il dolore per una perdita così drammatica del 65enne, da anni un appassionato di tiro, in particolare quello dinamico. Il corpo di Lascialfari è stato sottoposto ad esame autoptico su richiesta della Procura.

Pochi giorni fa, precisamente il 7 agosto scorso, sono state officiate nella chiesa parrocchiale Gesù Divin Lavoratore, le esequie di Gabriele Paoli, 67 anni, direttore di tirono e l’altra vittima del rogo al poligono di Galceti. Anche per lui il magistrato aveva disposto l’autopsia. Gli esami sulle due salme, condotte dal medico legale Brunero Begliomini, hanno confermato che Paoli e Lascialfari sono morti a causa delle ferite riportate nel terribile incendio partito dalla linea di tiro dei 50 metri.

Intanto, le indagini della Procura di Prato sulle cause che hanno fatto scatenare l’inferno tra le mura del poligono per poi propagarsi al vicino Monteferrato, stanno andando avanti: è stato aperto un fascicolo con le ipotesi di reato omicidio colposo plurimo e incendio.

Sa.Be.