Un altro lunedì da paura quello che i pendolari della Val di Bisenzio hanno vissuto in attesa della riapertura, almeno a senso unico alternato, dell’unico collegamento "decente", la Sr 325, per raggiungere la piana e Prato, dove si trovano lavoro, scuole superiori, servizi e l’ospedale. Anche ieri, come avvenne lo scorso lunedì, un imprevisto sull’unica via alternativa individuata per l’uscita dalla Vallata, via di Cantagallo, tramite le svolte sotto la Collina, è rimasta bloccata per un’ora per un incidente – il ribaltamento di un’auto proveniente da nord alla cui guida c’era una signora di 64 anni, soccorsa per escoriazioni valutate come codice giallo - avvenuto subito dopo l’abitato storico, poco prima della farmacia per chi scende dalla Val di Bisenzio. L’incidente è avvenuto in un orario critico, attorno alle 14,30, quando la gente si apprestava a scendere a Prato evitando la finestra di chiusura, per la risalita dei camion, dalle 15 alle 16. Data l’intensità del traffico, quindi si sono formate lunghe code già dall’abitato di Schignano.
La situazione critica si è protratta anche successivamente, quindi ben oltre la riapertura della strada dopo la rimozione del mezzo ribaltato, in un intervento che ha visto coinvolti Municipale di Prato e Vigili del fuoco. Dopo un iniziale scorrimento, infatti, la strada è stata chiusa un’altra volta per consentire ai camion che erano in attesa in via 7 Marzo dalle 15, di risalire. E se c’era, la settimana scorsa, chi aveva scelto di utilizzare con un fuoristrada via dei Termini per raggiungere Montemurlo, stavolta l’opzione non era disponibile, visto che la strada è interessata da lavori di ripristino.
Disagi a non finire, quindi, nell’ennesima giornata infernale, con mamme in crisi di panico perché dovevano riprendere i figli da scuola o dall’asilo e neonati costretti in macchina per ore, per non parlare di chi si era programmato la discesa per essere in tempo a una visita medica, evitando la finestra delle 15. Per oltre due ore quindi nessuna possibilità di uscita dalla Val di Bisenzio, a meno che non si sia scelto di prendere l’autostrada dopo le tortuose e malandate vie da Vernio verso Barberino o da Montepiano verso Badia, ma allungando non poco sia i chilometri che i tempi. La domanda che tutti continuano a farsi è cosa può succedere in caso di emergenza in questi casi, con l’accesso per l’ospedale interdetto alle ambulanze che non riescono a farsi largo fra macchine ferme e margini stradali strettissimi. Risposte che non arrivano, mentre quelle sui tempi e modi di riapertura della Sr 325 arriveranno oggi, con l’ennesimo tavolo in Prefettura con tutti gli enti coinvolti. Atteso per oggi infatti il cronoprogramma - su andamento lavori di messa in sicurezza e con la valutazione dei geologi - e l’esito del monitoraggio sulle prime giornate di apertura, su due finestre, ai mezzi pesanti.
Claudia Iozzelli