Torna a casa dopo secoli la Madonna in trono con Bambino tra i santi Luigi di Tolosa e Francesco, un trittico in forma di altarolo portatile del pratese Maestro di Mezzana. La Fondazione Cassa di Risparmio ha acquistato questa preziosa opera trecentesca, proveniente da un’importante collezione privata, e ha deciso di donarla alla comunità: entrerà a far parte della collezione del Museo di Palazzo Pretorio.
Si tratta di un raffinato fondo oro, straordinariamente conservato, che racconta particolari di una fase significativa della storia della città, quella della signoria dei D’Angiò, che garantì alla guelfissima Prato l’autonomia da Firenze. Datata anni Venti del XIV secolo, rappresenta sulla laterale sinistra la Crocifissione e l’Angelo dell’Annunciazione, sulla destra la Madonna della Misericordia e la Vergine Annunciata. I personaggi raffigurati sotto il manto della Madonna, con inaspettata freschezza e vivacità da miniatore, sembrano dei piccoli ritratti, fra i quali si può forse riconoscere il baffuto Carlo D’Angiò, duca di Calabria e Signore di Firenze dal dicembre del 1326 al 1327 e nella figura femminile inginocchiata in primo piano la sua giovane moglie, che secondo tradizione proprio nel ’27 si affidò al culto pratese della Sacra Cintola per far cessare il dolore delle doglie, partorendo infine un figlio maschio.
"E’ un’opera emblematica che nella sua singolare originalità, più di altre, racconta il nostro passato e che è giusto mettere a disposizione di tutti - sottolinea la presidente della Fondazione Cassa di risparmio Diana Toccafondi, già sovrintendente regionale dei beni archivistici -. Condividere la conoscenza e godere del patrimonio culturale contribuisce a rendere più coesa la nostra comunità. Il ritorno a Prato di questa opera ha un alto valore simbolico: è un segno di speranza e di fiducia nel futuro, nonostante tutte le difficoltà".
Il dipinto ha una importante storia collezionistica che ne testimonia il valore artistico. L’opera è documentata intorno al 1950 presso Ettore Sestieri, antiquario fra i più noti. Fu acquisita poi dal mercante e collezionista fiorentino Carlo De Carlo per giungere negli Stati Uniti nella collezione Alana, una delle raccolte private più importanti al mondo. È stata recentemente presentata dall’antiquario pratese Flavio Gianassi alla Biennale Internazionale d’Arte di Firenze, in occasione della quale la Fondazione l’ha acquisita per donarla alla città.