SARA BESSI
Cronaca

Malore al supermercato, il volontario che ha salvato l’uomo: “Un Ferragosto che non dimenticherò mai”

Marcello Ramalli, volontario Vab, è intervenuto insieme al direttore del Conad di Maliseti per soccorrere un 77enne che ha rischiato la vita per un arresto cardiaco

Marcello Ramalli, 52 anni, volontario Vab da quasi 25

Marcello Ramalli, 52 anni, volontario Vab da quasi 25

Prato, 17 agosto 2024 – Un Ferragosto particolare per due uomini: il primo, un 77enne che ha rischiato la vita per un arresto cardiaco, e il secondo, un 52enne, nella Vab da 24 anni, che lo ha salvato grazie al massaggio cardiaco e all’uso tempestivo del defibrillatore in dotazione al supermercato Conad di Maliseti. "Sarà un 15 agosto che resterà indelebile nella mia memoria – racconta Marcello Ramalli, il volontario della Vab – E’ proprio il caso di dire che mi sono trovato al posto giusto nel momento giusto in una giornata che di per sè sarebbe stata già eccezionale: di lì a poche ore sarei salito sul pulpito di Donatello insieme al vescovo Nerbini e alla sindaca Bugetti per l’ostensione della Sacra Cintola. E’ stata la mia prima volta come testimone della cerimonia".

Ramalli ripercorre quel tempo dilatato del soccorso che si è trovato a portare all’uomo, che dopo ha scoperto essere il padre di un’amica. "Ero alla Conad per comprare delle lamette per la barba. Ho pagato alle 11.25, poi mi sono diretto verso l’uscita quando passando davanti al bar interno ho visto una donna che stava chiamando a voce alta il marito, senza ricevere risposta. L’uomo aveva lo sguardo fisso, ho pensato che avesse un’ostruzione alle vie aeree, ho verificato e l’ho escluso. Ho sentito che il battito del polso era flebile, quando è collassato. L’ho preso sotto le braccia e l’ho disteso a terra. In quel momento è sopraggiunto il direttore del centro commerciale. Gli ho chiesto di portare il defibrillatore in dotazione al supermercato". Ramalli ha iniziato le manovre di rianimazione per poi attaccare le piastre del Dea ed iniziare a defibrillare. "Il pc segnalava che si doveva continuare a massaggiare. L’ho fatto con l’aiuto del direttore – prosegue – Alla fine l’uomo si è ripreso. Non si ricordava niente se non che era al telefono col figlio. La moglie si è accorta del malore perché ha visto cadere il cellulare dalla mano". Momenti lunghi, lunghissimi in cui "ho perso la cognizione del tempo: cercavo di fare tutto il possibile per salvare quella vita". Ramalli riconosce il grande "lavoro in sinergia fatto con il direttore della Conad oltre ad avere la fortuna di un Dae a portata di mano, presente nel supermercato ormai da tempo". Poi il 77enne è stato affidato ai sanitari del 118 che lo hanno trasferito all’ospedale, dove è ricoverato in Rianimazione. Una storia dai risvolti umani: "Sarà un 15 agosto che ricorderò per aver salvato una vita. La vita del babbo di una amica. L’ho scoperto in serata quando la figlia ha chiamato mia moglie. Mi ha scritto un bellissimo pensiero: ’Ho solo da dire grazie a te, Marcello, e al direttore del Conad che ti ha aiutato a strappare il mio babbo dalla morte. A salvare gli occhi e il cuore della mamma che stava assistendo alla scena’. Poi, mi ha contattato un’infermiera dell’ospedale: al pronto soccorso sono rimasti colpiti di come la persona in arresto cardiaco sia giunta al nosocomio in buone condizioni e già cosciente".