REDAZIONE PRATO

Poggio a Caiano salvata dalle casse d’espansione

L’apertura di Ponte alle Vanne e Case Carlesi ha permesso di alleggerire l’Ombrone, che si è avvicinato al record storico dell’alluvione del 1999

Poggio a Caiano salvata dalle casse d’espansione

Poggio a Caiano (Prato), 15 marzo 2025 – I numeri spiegano il rischio corso venerdì da Poggio a Caiano e l’utilità, anzi la fondamentale opera svolta dalle casse d’espansione.

Alle 21 l’Ombrone Pistoiese a Poggio a Caiano era a 6,34 metri: quattro centimetri sopra il terzo livello di guardia. Una situazione estremamente pericolosa: qui in tanti si ricordano ancora dell’alluvione del 1999, quando Pogio finì letteralmente sepolta dall’acqua e dal fango. Ebbene, in quell’occasione il record dell’Ombrone fu 6,78 metri: 44 centimetri più di ieri. Che non sono pochissimi, certo, ma se non fossero state aperte le casse di espansione di Ponte alle Vanne e Case Carlesi cosa sarebbe successo? Consideriamo che ancora sabato mattina l’Ombrone era 5,59 metri, cioè sopra il secondo livello di guardia posto a 5 metri.

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Il sistema di casse di espansione di Ponte alla Vanne

Il sistema di casse di espansione di Ponte alla Vanne a Prato è stato attivato nella serata di venerdì, intorno alle 21, “per alleggerire in modo significativo il sistema idraulico del bacino Ombrone Pistoiese con Consorzio e Genio Civile della Regione Toscana, evitando esondazioni e scenari peggiori”, dice il presidente della Regione Eugenio Giani.

“Come per lo Scolmatore (quello dell’Arno che si trova a Pontedera, ndr) le casse di espansione devono entrare in funzione nel momento di massima utilità, non prima, perché poi sono volumi persi, colpi sparati male, magari troppo presto”.

"Lo Scolmatore, le casse di espansione di Roffia, hanno abbattuto l`ondata di piena dell’Arno, evitando danni enormi e proteggendo le nostre città. Così come il sistema di Ponte alle Vanne sull’Ombrone pistoiese e tutti gli impianti idrovori e casse minori. Sono opere strategiche che abbiamo fortemente voluto, costruito e continueremo a potenziare perché sono fondamentali. Il colmo di piena dell`Arno ha attraversato la regione, da Firenze a Pisa, senza criticità grazie a queste opere e all’intervento tempestivo", aggiunge Giani.