Prato, 22 novembre 2024 – Una nuova notte da incubo a Prato (soprattutto a Figline) e provincia (soprattutto a Oste e Montemurlo). E scoppiano le polemiche: “Cosa è stato fatto dopo l’alluvione?”, scrivono sui social e dicono tanti residenti delle zone più colpite, dopo una notte insonne con la paura di ricominciare tutto daccapo ogni volta che piove. E non stiamo parlando di precipitazioni caraibiche: nel corso di tutta la notte sono caduti poco più di 20 mm di pioggia a Prato e poco più di 40 a Vaiano e Montemurlo.
A Figline è esondata di nuovo la Bardena (video). Dopo ore di chiusura è stata riaperta via di Cantagallo nel tratto dal cimitero di Figline fino all'incrocio di via Cerreto e Solano. Riaperta anche via Malcantone e Vignone.
A scopo precauzionale le piste ciclabili restano chiuse nei tratti a livello arginale.
A seguito delle incessanti precipitazioni registrate in tutto il pomeriggio e, soprattutto, durante le ore serali di ieri, giovedì 21 novembre, tutti i livelli dei corsi d'acqua cittadini hanno subito repentini aumenti causando diverse criticità sul territorio comunale, con il problema maggiore rilevato nell'abitato di Figline.
Diversi gli alberi caduti, fra cui uno su via di Galceti tra il tiro a segno e l'ingresso al parco e uno sulla carreggiata anche in via di Malfante. Frane e smottamenti sono stati segnalati in via di Serilli. Strade allagate anche a Oste e a Montemurlo, in particolare alla biblioteca Bartolomeo della Fonte.
I corsi d’acqua sono rientrati, ma stanotte c’è stata paura: in particolare il torrente Ombrone ha raggiunto il terzo livello di guardia (5.83 a Poggio a Caiano) pertanto i tecnici della protezione civile hanno aperto la cassa di espansione delle Vanne per consentire l'abbassamento del livello del torrente. Il Calice e gli altri corsi d'acqua del reticolo minore sono stati monitorati dai volontari. Lievemente fuori dagli argini anche il Ficarello e il Calicino.
Il Bisenzio ha raggiunto il secondo livello di guardia in città (1,5 metri) e a Gamberame (2,80 metri).
A Prato grossi pezzi di guaina e detriti sono caduti dal tetto di un condominio all'incrocio fra via Napoli e via Padova al Soccorso, qualche danno alle auto in sosta. E’ successo intorno alle 3 di notte.
La polemica politica
A sintetizzare la polemica politica è un post della deputata di Fratelli d’Italia Chiara La Porta: “Dopo più di un anno stanotte ha esondato la Bardena nel solito punto per l’ennesima volta, semi isolando di nuovo gli abitanti di Cerreto, evidentemente figli di un dio minore, che dopo il temporale sono di nuovo per la maggiore anche senza corrente. Dopo varie interrogazioni e segnalazioni, dopo l’esondazione dell’8 settembre, in quel punto sono stati svolti “dei lavori” che come si evince dal video, l’acqua ha portato via, evidentemente inutili o fatti male visti i risultati con evidente spreco di risorse. Un punto nevralgico e da attenzionare già prima dell’alluvione come da noi fatto senza essere ascoltati, ormai diventato critico e pericoloso. Il presidente di regione e soprattutto commissario all’alluvione Eugenio Giani in piena emergenza con tanto di bardatura della protezione civile e stivali, munito di telecamera proprio da lì ci veniva a spiegare come “il cambiamento climatico aveva avviato una nuova epoca che cambia la geografia dei luoghi “; dopo 12 mesi ci aspettiamo che torni a dirci perché in un anno non ha fatto niente di risolutivo, quanti soldi ha speso per interventi evidentemente inutili e cosa intende fare per risolvere questa enorme criticità che allaga una strada e rischia di allagare di nuovo Figline dopo poche ore di piogge. Una vergogna”.
"La situazione fronte maltempo è ancora grave in Toscana, nonostante i nostri continui allarmi e solleciti. Ancora una volta – dice Erica Mazzetti, deputata di Forza Italia e responsabile nazionale dipartimento lavori pubblici di FI– è Montemurlo la più colpita, soprattutto a Oste, dove i cittadini subiscono gli ennesimi danni dopo quelli dell'anno passato, senza dimenticare Prato, soprattutto Figline, e la Val Bisenzio, anch'essa già più volte colpita. Quanto a Montemurlo mi segnalano problemi, a caduta degli allagamenti, come traffico in tilt. Sicuramente, l'aver acconsentito alla cementificazione continua ha contribuito a questa situazione ma ciò che continua a mancare è la prevenzione con la manutenzione ordinaria e straordinaria. Ancora una volta la Toscana si conferma indietro sul fronte della prevenzione e drammaticamente indietro sul fronte delle infrastrutture contro il rischio idrogeologico, problema oramai quotidiano, ma per la Regione non sembra essere una priorità, visto che il commissario straordinario all'emergenza, ancora Eugenio Giani, non ha sfruttato il suo decisivo ruolo per agire andando in deroga anche a tutti i vincoli facendo finalmente le opere".