CLAUDIA IOZZELLI
Cronaca

Frana attiva a Schignano. Il terrore di una mamma: "La montagna è in bilico sulla nostra piccola casa"

Il racconto disperato della donna che è sfollata insieme ai figli e al marito "Non possiamo entrare dentro perché è inagibile. Rischia di crollare"

Vaiano (Prato), 7 novembre 2023 – Nel dramma di questi giorni c’è chi ha perso tutto e chi, come Jenica Chirchirita (nella foto), è nella situazione paradossale di dover assistere impotente alla distruzione di tutto quello che nella vita è riuscita a costruire. Un caso al limite quello della famiglia Irinel – mamma Jenica, babbo Baetu Mihai e due figli gemelli di 3 anni, rumeni ma a Schignano da 18 anni – che, nella notte fra giovedì e venerdì, è stata risvegliata da un tuono sordo, preavvisato dalla caduta di un albero secco. La montagna che sovrasta la loro piccola abitazione – un appartamento di 70 metri acquistato e ristrutturato coi guadagni della piccola impresa edile in cui lavorano sia Jenica che il marito – è crollata e si è appoggiata, circondandola, all’abitazione di via Casadonica, un terratetto a due piani più garage dove oltre a loro vive Rossella Bettazzi, che da quando ha perso il marito ha venduto la parte di sopra della casa alla famiglia Irinel.

"Si è accorto mio marito che c’era qualcosa che non andava – racconta in lacrime – così ci ha detto di uscire. C’era acqua ovunque, io sono scappata in strada, cadendo nel fango, coi miei figli in collo, lui è andato ad aiutare la signora al piano di sotto".

Se nella piana l’acqua è stato il maggior nemico di questi giorni, in Valbisenzio, il mostro che ha distrutto strade e borgate è stata la montagna: a Schignano come a Migliana e in diverse frazioni di Vernio la terra e le pietre si sono staccate con la forza dell’acqua creando un disastro che lascerà ferite indelebili per i decenni a venire. Come nel caso della famiglia di Schignano: la casa è ancora in piedi ma la montagna di terra e rocce che si sono depositate sopra l’hanno resa inagibile. Una mole di lavoro per la messa in sicurezza del costone che è impensabile possa essere affrontata dalla stessa famiglia.

"Sono stata due volte di persona alla sede della Protezione Civile di Vaiano – prosegue la Chirchirita – ma qui, eccetto i vigili del fuoco, non si è visto nessuno i primi giorni. Dopo aver insistito è venuto un addetto a dirci che non potevamo rientrare in casa perché se crolla un altro pezzo della montagna la casa resta distrutta e c’è il rischio che crolli anche la casa di sopra, sulla nostra. E’ una proprietà privata, quindi loro non possono intervenire se non c’è una situazione di vita o di morte". La famiglia ora dorme dalla sorella di Jenica, perché la paura è tanta, anche se non hanno ricevuto l’ordinanza di evacuazione. "Abbiamo investito i risparmi di una vita in questa casa con un mutuo – conclude sempre in lacrime la donna – e sicuramente non avremo mai i soldi per salvare la casa dalla montagna". La loro auto, un pickup bianco, giace schiacciata fra la frana e la casa. Simbolo di quanto accaduto.

E in Valbisenzio si continua a lavorare incessantemente alle situazioni critiche di famiglie e imprese. Al Centro operativo comunale di Protezione civile, ieri, sono arrivate oltre 150 chiamate. Per dare risposte sono impegnati i tecnici e gli operai dei Comuni, i volontari delle Protezione civile e un gruppo del Genio dell’esercito. A Migliana è stato riaperto il collegamento con Schignano. Diversi le località in cui si sta lavorando, prevalentemente per risolvere frane e viabilità franate. Importante intervento in Chiusoli dove Croce Rossa e un’azienda specializzata stanno rimuovendo una enorme quantità di detriti portati dal torrente. Sulle viabilità di Caselle-Querceta oggi ha lavorato l’esercito, a Cambiaticcio come a Gricigliana alcune ditte specializzate, a Migliana-Noceto il Genio militare.