Negli ultimi tre anni i procedimenti iscritti per maltrattamento in famiglia risultano in costante aumento. A fornire i numeri è il procuratore facente funzione Laura Canovai: nel 2021 i procedimenti iscritti per maltrattamento in famiglia erano 112. Nel 2022 sono stati 141, quest’anno, con dati aggiornati a ieri, già 144. E manca ancora più di un mese alla fine dell’anno, quindi la previsione è che il numero salga ulteriormente. Per quanto riguarda i procedimenti per violenza sesssuale, nel 2021 sono stati 47, lo scorso anno 49. Quest’anno, a oggi, siamo allo stesso numero: 49. Infine, i procedimenti iscritti per il reato di stalking: tre anni fa sono stati 89, nel 2022 64 e quest’anno siamo già a 56. "Al di là della procedibilità – fa presente il procuratore Canovai – ci serve la querela per andare avanti. E invece capita che la persona offesa, la donna maltrattata, non sporga querela, o la ritiri". E i motivi sono da ricercare, spesso nell’ isolamento, che può essere isolamento linguistico per le donne straniere, e l’avere una limitata rete di relazioni incide. Anche l’avere figli, rilette Canovai, può condizionare una donna e spingerla a non sporgere querela, o a ritirarla, nella paura di togliere i figli dal contesto in cui vivono.
CronacaMaltrattamenti, boom di casi