SARA BESSI
Cronaca

"Mancano i medici? Allora salgo a bordo". E il primario fa il turno di notte in ambulanza

Il direttore del pronto soccorso torna agli anni della gavetta: "Ma è per una buona causa". Tanti altri medici seguiranno il suo esempio

Simone Magazzini alla partenza del turno di notte a bordo dell’ambulanza (Foto Attalmi)

Prato, 20 agosto 2022 - Sarà come tornare indietro nel tempo, anche se la consuetudine all’emergenza sul campo non è mai venuta meno, viste le giornate passate sempre in prima fila fra le sale del pronto soccorso del Santo Stefano. Ieri sera Simone Magazzini, direttore del pronto soccorso, è salito a bordo dell’ambulanza della Croce d’Oro per coprire un turno notturno del 118. Il primario operaio. Un’esigenza dettata da un fattore che ha reso problematica questa lunga estate: la mancanza di personale medico per coprire tutti i turni, principalmente nei mesi delle ferie, quindi a luglio ed agosto. Una situazione esplosa quando si è deciso di tagliare a Montemurlo una ambulanza medicalizzata e di procedere con la riorganizzazione del servizio che, dopo le proteste del sindaco di Montemurlo Simone Calamai, avviene comunque in tandem e a rotazione con la vicina Agliana.

Per assicurare i turni dei medici sulle ambulanze, che in alcuni giorni rischiavano di restare scoperti, ecco che allora alcuni medici del pronto soccorso e dell’ospedale si sono dichiarati disponibili a lasciare le corsie e a prestare la loro attività a bordo dei mezzi di soccorso. Senza dimenticare che anche la situazione sul fronte personale all’interno del pronto soccorso non è così florida viste le massicce fughe di sanitari verso altri reparti o verso la sanità privata. Dopo Magazzini altri medici presteranno servizio sulle ambulanze del 118 dislocate nelle varie sedi del territorio provinciale.

Domani sera, ad esempio, coprirà il turno notturno alla Misericordia di Vernio Alessio Baldini, direttore dell’osservazione della medicina d’urgenza, mentre la prossima settimana saranno due i turni diurni coperti a Vaiano da Franco Lai. Anche il direttore della rianimazione del Santo Stefano, Guglielmo Consales, insieme ad altri medici anestesisti della sua equipe hanno deciso di mettersi a disposizione per il mese di agosto. Magazzini ha già effettuato qualche turno in automedica a Firenze, ma sull’ambulanza è tornato ieri dopo l’ultimo servizio fatto in piazza Duomo a Firenze nel 1998.

"Cerchiamo tutti di dare una mano a tenere in piedi il servizio così com’è adesso. Si tratta di una esigenza del periodo estivo in concomitanza con il periodo delle ferie", spiega Magazzini. Del resto il medico della medicina d’urgenza dovrà lavorare sia dentro che fuori dall’ospedale. In prospettiva anche Prato avrà la sua automedica che potrà partire dal nuovo ospedale o dal vecchio Misericordia e Dolce. L’attivazione dell’automedica è uno degli anelli della futura riforma regionale del 118, che si attende molto probabilmente per l’autunno inoltrato dopo la tornata elettorale.

L’sos per la medicina d’urgenza non si potrà comunque esaurire con i rimedi agostani. Bisognerà invece guardare a quando la rete dei professionisti del 118 si assottiglierà ancora di più. Oggi il servizio di emergenza territoriale nella provincia pratese conta 15 medici, ma da qui alla fine dell’anno dovrà fare i conti con pensionamenti e altre defezioni. Secondo un primo calcolo si perderanno altri due medici per un totale di 13; senza contare che il rischio è che nella primavera del 2023 ci siano altre due o tre fuoriuscite. Urgono soluzioni, dal possibile reperimento di nuovi medici all’attivazione dell’automedica, ritenuta l’anello di un’organizzazione più efficiente e in grado di ottimizzare le risorse a disposizione.