Prato, 23 marzo 2019 - E' finita la manifestazione di Forza Nuova a Prato, un presidio che vede una contro-manifestazione delle forze di sinistra con anche il Pd e Mdp. Polemiche roventi per la concessione dello spazio a Forza Nuova, in piazza per una nuova Italia anche se per molti in realtà la formazione di estrema destra vuole celebrare i cento anni dalla nascita dei Fasci di Combattimento.
LA MANIFESTAZIONE IN PIAZZA DELLE CARCERI - VIDEO
Per questo le due piazze sono state fortemente controllate dalle forze dell'ordine. Al termine della manifestazione c'è stata un po' di tensione alla stazione, con la polizia che ha disperso i manifestanti che hanno sfilato nonostante il divieto della questura.
Un gruppo di 150 manifestanti (VIDEO) (secondo la questura, 200 secondo gli organizzatori) di Forza Nuova si è ritrovato in zona stazione, con in testa il leader Roberto Fiore, e si è diretto a piedi verso piazza del Mercato nonostante il divieto della questura di svolgere il corteo. Una "passeggiata" insomma, priva di slogan e striscioni, diretta verso piazza del Mercato. Insomma, un corteo "mascherato". Arrivati al sottopasso di via Cavallotti hanno invece esposto manifesti (Dio, Patria e famiglia") e urlato slogan ("L'Italia agli italiani"), non sono mancati i saluti romani. In piazza si è affacciato anche Gad Lerner, al quale un ignoto manifestante ha gridato: "Ebreo". La sua risposta è stata impeccabile: "Sì, sono ebreo".
"Non pensavo che nel 2019 mi sarei dovuto giustificare" per questo motivo, spiega poi Lerner in piazza delle Carceri dove c'erano circa 5mila persone. Un segnale di un clima piu' generale secondo Lerner. "Se siamo cosi' tanti qui in piazza" alla contromanifestazione antifascista, aggiunge, "e' perche' e' diffusa la consapevolezza che e' stato superato un limite inaccettabile nell'Italia contemporanea".
"GIORNALISTI SCHEDATI" - "Informata che ai giornalisti impegnati nei servizi sulla manifestazione di Forza nuova a Prato sono stati fotografati i tesserini, l'Ast, sindacato unico e unitario dei giornalisti, si rivolge al signor prefetto e al signor questore di Prato per conoscere i motivi di tale, inusuale procedura". Lo scrive il sindacato della stampa toscana, dopo i controlli condotti dalle forze dell'ordine ai varchi che delimitavano la manifestazione di Forza Nuova "Il fatto che sia riprodotta, e quindi conservata, la tessera professionale desta quantomeno delle perplessità e può aprire la strada a supporre che possa trattarsi di una schedatura", aggiunge l'Ast.
FIORE - Forza Nuova "non si ferma davanti ai diktat dell'Anpi". Tra l'altro "chiederò che gli siano privati i fondi che gli arrivano dal ministero della Difesa, dalla Regione e dal Comune". Lo afferma Roberto Fiore, leader di Forza Nuova, dalla testa del corteo arrivato in piazza del Mercato Nuovo a Prato. "La procura ha aperto un fascicolo? Mi fa piacere, ci dicessero chi ha fatto apologia, ma soprattutto a quanti italiani interessa il reato di apologia del fascismo".
"Come cento anni fa, quando pochi ma decisi italiani iniziarono a risollevare il destino della patria, oggi Forza nuova è pronta a salvare l'Italia per portarla laddove il suo destino la chiama. Viva Forza Nuova e viva l'Italia", ha detto Fiore che poi ha parlato dell'immigrazione, il tema sul quale è stata promossa la manifestazione. "Chi sta al governo non rappresenta le vere aspirazioni dei cittadini. hanno detto che l'immigrazione sarebbe stata bloccata e in effetti è stata fermata. Hanno detto che i clandestini sarebbero stati espulsi ma invece non sono stati espulsi. Il business dell'accoglienza continua e dispiace che spesso sia foraggiato da uomini di Chiesa".
Il comizio è stato aperto da Augusto Gozzoli, segretario provinciale di Fn a Pisa, che ha criticato il goevrnatore Enrico Rossi, il sindaco Matteo Biffoni e il vescovo Franco Agostinelli.GAD LERNER E ZORO AL TEMPIO BUDDISTA (VIDEO) - clicca qui
Numerose, in questa piazza, le bandiere di Pd, Giovani democratici, vessilli sindacali di Cgil, Cisl, Uil oltre a quelle di Rifondazione Comunista. In piazza i giovani democratici sventolano anche una bandiera dell'Unione Europea.
NARDELLA - «Il comune di Firenze oggi parteciperà e il messaggio che noi inviamo Prato, che è una città sorella di Firenze, è un messaggio di libertà e di democrazia. Credo che manifestazioni di questo tipo facciano male al Paese perché sollecitano scontro e odio sociale», ha detto il sindado di Firenze Dario Nardella.
ENRICO ROSSI - In piazza delle Carceri era presente il presidente della giunta regionale toscana, Enrico Rossi. "Queste persone dovrebbero ringraziare l'antifascismo, la Resistenza, la Costituzione, che consente loro di poter commemorare con una modalità che a mio parere ha a che fare con l'apologia di fascismo, un episodio con conseguenze per il Paese, cioè la costruzione dei Fasci di combattimento, da cui sono derivati per il Paese vent'anni e più di rovine, lutti, perdita di libertà e distruzione del tessuto democratico". Parlando con i giornalisti, Rossi ha detto: "Credo che siano una miserrima minoranza, che però fa un po' come da dissodatore del terreno per altre forze ben più ampie, che si richiamano a questa modalità, a queste pulsioni fasciste, a questa idea che non possa esserci convivenza. Mi pare che bisogna reagire, e Prato lo ha fatto d'istinto, a partire dal sindaco, ma tante altre forze, persino la Chiesa cattolica, che ho apprezzato moltissimo. E ritrovare le ragioni fondamentali del nostro vivere civile, che sono scritte nella Costituzione. Questo mi pare il punto, quindi la manifestazione di oggi, che mi pare stia riuscendo, mi sembra senz'altro positiva". "Questi mi sembrano gruppetti - ha aggiunto Enrico Rossi - che alla fine hanno poca influenza, le loro ronde spaventano più che rassicurare, si rifanno nella simbologia, nei loro miti, al fascismo, che è stato definitivamente sconfitto. E tuttavia la storia, anche se non si ripete, può fare le rime e possono esserci molte assonanze, può crearsi una forma di regime di massa, reazionario, fondato sul colpevolizzare chi è diverso, sulla mancanza di dialogo, sulla mancanza di politiche di integrazione, sul mancato riconoscimento di diritti, e questo è molto pericoloso. Naturalmente a quella idealogia si ispira, da quella ideologia prende spunto, persino nel linguaggio, nelle battute: 'Noi ormai dell'Europa ce ne freghiamo', e così via, si può continuare. Avevamo una Lega antifascista con Bossi. Con Salvini ancora non è chiaro se questa Lega nazionale su questo fronte abbia una posizione molto netta , precisa, non mi risulta: idealmente, anche se non nei fatti, ci mancherebbe".
I BUDDISTI - Al tempio buddista di piazza del Mercato, a pochi passi dal previsto presidio di estrema destra, i monaci buddisti hanno recitato all'interno della struttura (la Questura aveva vietato loro manifestazioni all'aperto) la "preghiera della Luce contro l'oscurità delle intolleranze". Nel tempio si sono visti anche il giornalista Gad Lerner, lo scrittore Sandro Veronesi, il segretario di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni e Diego Bianchi (Zoro) di Propaganda Live.