Fece sfregiare la ex: caso Martina Mucci, condannato a nove anni

Prato, in tribunale la vicenda della giovane che fu aggredita di notte. Una spedizione punitiva pianificata insieme a altre due persone. Emiliano Laurini andrà ai domiciliari con braccialetto elettronico

Prato, 3 giugno 2024 – Condannato a nove anni Emiliano Laurini, 42 anni, che pianificò l’aggressione a Martina Mucci, sua ex compagna.

La giovane fu aggredita nella notte tra il 20 e il 21 febbraio 2023. Condanna di sei anni e otto mesi invece per Kevin Mingoia 19 anni, mentre per Mattia Schininà, 20 anni, intermediario nella vicenda, la condanna è di quattro anni. L’udienza che conclude questa prima parte della vicenda giudiziaria si è tenuta al tribunale di Prato.

Un caso, quello di Martina Mucci, che scosse la città. La ragazza fu aggredita da due persone incappucciate che gli procurarono gravissime lesioni al volto. Fu una spedizione punitiva organizzata da Laurini.

Martina Mucci nel giorno in cui è tornata a lavoro
Martina Mucci nel giorno in cui è tornata a lavoro

Cosa scatenò quella violenza bruta? Cosa portò il 42enne Laurini a organizzare qualcosa di così atroce? Sarebbe stata la gelosia, anche se il movente non è stato mai definitivamente chiarito. 

Erano circa le due di notte. Martina stava tornando a casa dopo una serata di lavoro come barista nella zona della Pietà. Arrivata sotto casa con la macchina, parcheggia e fa per entrare nel portone. A quel punto due persone incappucciate iniziano a picchiarla, insistendo sul volto e usando anche un rasoio. Gli esecutori materiali sono Kevin Mingoia e un sedicenne. Schininà ha avuto secondo le accuse il ruolo di intermediario, reperendo le persone che poi hanno svolto la spedizione punitiva. 

Per Laurini il giudice ha dato più di quanto chiesto dal pm, nonostante lo stesso Laurini sia stato assolto dall’accusa di rapina. Confermate le accuse di sfregio permanente al volto, lesioni e maltrattamenti in famiglia.

Per Mingoia rimasta anche l’accusa di rapina perché fisicamente percosse la giovane. In questo caso il giudice ha leggermente diminuito la pena, visto che la richiesta era di otto anni. Mingoia è l’unico che ha risarcito la vittima.

Per quanto riguarda Schininà sono stati confermati i quattro anni ma è stato assolto dalla rapina. Le sue accuse sono di sfregio e lesioni. Laurini ha ottenuto l’attenuazione della misura cautelare. Andrà ai domiciliari a casa del padre con braccialetto elettronico.

Riconosciuto il risarcimento per Martina Mucci da stabilire in sede civile e una provvisionale di tremila euro ciascuno per i genitori di Martina. 

“Non ne sono ancora fuori e non ne sarò mai”, disse la giovane lo scorso novembre in una intervista a La Nazione. Si sente fortunata Martina, che ha rischiato di morire. Fu un vicino a sentire il trambusto nell’androne, accendendo la luce e mettendo in fuga i due aggressori. Martina indirizzò subito le indagini, dicendo tutto quello che sapeva agli inquirenti e permettendo l’individuazione dell’ex fidanzato e dei due aggressori.