REDAZIONE PRATO

Marzo 1944 . Lo spettacolo per ricordare

Stasera al Museo della deportazione la pièce sulle memorie di Biagini con Metropopolare .

La regista Livia Gionfrida firma lo. spettacolo ispirato dalle memorie di Giancarlo Biagini, figlio di Diego, operaio arrestato nel marzo ’44 e ucciso a Mauthausen

La regista Livia Gionfrida firma lo. spettacolo ispirato dalle memorie di Giancarlo Biagini, figlio di Diego, operaio arrestato nel marzo ’44 e ucciso a Mauthausen

Uno spettacolo firmato dal Teatro Metropopolare e diretto da Livia Gionfrida che porta in scena la dimensione familiare della deportazione, attraverso le memorie di Giancarlo Biagini, a lungo presidente di Aned Prato e figlio di Diego, operaio arrestato nel marzo ’44, deportato e ucciso a Mauthausen. Si chiama Marzo 1944 e andrà in scena stasera alle 21 al Museo della Deportazione di Figline. Un appuntamento in occasione dell’81° anniversario degli scioperi del marzo 1944 e della deportazione da Prato che - a pochi giorni dal 25 aprile - assume un significato ancora più profondo. Racconta infatti la guerra e la deportazione, ma anche l’attesa, il coraggio e la speranza di chi è rimasto a casa, aspettando un ritorno che, molto spesso, non c’è mai stato. Un racconto necessario, per ricordare. Lo spettacolo è realizzato grazie alla Rete Toscana dei Musei di Storia e Memoria del ‘900. Regia e drammaturgia di Livia Gionfrida, testo di Tommaso Santi, con Livia Gionfrida e Giulia Aiazzi. Musiche dal vivo Alice Chiari. Ingresso libero fino ad esaurimento posti. Per informazioni: [email protected].

E a proposito di Resistenza, ci sono anche donne pratesi protagoniste del libro Resistenze, femminile plurale. Storie di donne in Toscana, presentato sabato a Firenze nell’ambito delle celebrazioni per l’80° anniversario della Liberazione. Nel volume curato da Francesca Cavaciocchi sono state selezionate cinque figure emblematiche per ogni provincia toscana e per Prato sono Anna Fondi, Cecilia Vannucchi, Tosca Martini, Anna Martini e Ofelia Giugni. Durante la cerimonia sono stati consegnati gli attestati di gratitudine alle famiglie delle partigiane toscane protagoniste del volume, da parte del presidente del consiglio regionale Antonio Mazzeo, a rappresentare la nostra provincia c’erano la consigliera provinciale Federica Palanghi, la presidente di Anpi Prato Angela Riviello, Gilda Fronzoni della commissione pari opportunità regionale e Alessia Cecconi, direttrice del Centro di documentazione storico-etnografica (Cdse).