Roberto Baldi
Cronaca

Matrimonio da sogno per la pianista e il violinista. "Il viaggio di nozze? Prima la Scala"

La direttrice d’orchestra pratese Vanessa Benelli Mosell si è sposata con il violinista Wolfgang Redik nella basilica di Santa Maria delle Carceri a Prato

Vanessa Benelli Mosel e Wolfgang Redik si sono sposati nella basilica di Santa Maria delle Carceri a Prato

Vanessa Benelli Mosel e Wolfgang Redik si sono sposati nella basilica di Santa Maria delle Carceri a Prato

Prato, 22 luglio 2024 – Un affresco di dolcezza, nonostante la canicola estiva. Nella suggestione della Chiesa delle Carceri a croce greca, il verde bicromico di Prato e alberese a rivestirla, Vanessa Benelli Mosell una vita fra note e strumenti che entra in principesco abito bianco con bustine e maniche lunghe in pizzo bohochic, strascico di alcuni metri; Wolfang Redik abito blu con cravatta in seta portato con la naturale eleganza dei novelli sposi abituati ai palcoscenici di tutto il mondo con carismatica presenza, oggi impegnati nel palcoscenico dell’unione, mentre l’organo di Posseda e il sassofono di Piero Tagliaferri, interpreti internazionali, suonavano l’entrata degli sposi in un insieme coreografico che univa pratesi, austriaci e amici di lingue diverse.

Hanno detto sì in italiano, mentre tutto il resto della cerimonia è stato tradotto anche in tedesco. Inappuntabili la celebrazione e il saluto di monsignor Stancari. Letture religiose dell’attore Renato Raimo. Tra gli ospiti anche gli amici di Hyung-ki (noto pianista del duo Igudesman and Joe), il mandolinista di fama mondiale Julien Martineau, la violinista Ervis Gega, la pianista Alessandra Ammara. Testimoni per la sposa Alessandro Giusti, console di Montecarlo, e sua moglie Elisa; per lo sposo ancora nel segno della musica Christian Poltera, violoncellista di fama mondiale e sua moglie Esther Hoppe, anche lei violinista e professoressa alla MusikHochschule di Zurigo.

In tutto circa cento invitati, tanti anche gli amici di Prato, mentre mamma Laura in splendido rosa e il padre Giovanni, direttore di ortopedia, facevano gli onori di casa. Poi la cerimonia dell’incantesimo e infine l’uscita dalla chiesa in mezzo al lancio tradizionale del riso nel nitore della piazza piena di affetti, sotto le volte del Castello dell’Imperatore, misterioso e forte, a salutare Wolfang e Vanessa.

Da lì tutti verso Villa di Loro a Empoli per il ricevimento. Viaggio di nozze dove? "In un Paese esotico – ha risposto Vanessa con il solito sorriso – ma solo in primavera perché dovrò prepararmi al concerto della Scala a settembre". Un modo anche questo per testimoniare il Dna di Vanessa fatto di studio, costanza e determinazione, tutte virtù che l’hanno portata alla fama mondiale.