STEFANO BROGIONI
Cronaca

Le accuse della 16enne all’aiuto-esorcista. L’ultimo scandalo che imbarazza la chiesa

I verbali dell’indagine innescata dal processo al “diavolo“ di Montemurlo: "Per scappare da lui siamo cadute dalla padella nella brace"

Matteo Valdambrini, il "vampiro" di Montemurlo

Matteo Valdambrini, il "vampiro" di Montemurlo

Prato, 27 dicembre 2021 - Ad appena sedici anni, aveva cercato appoggio in un prete esorcista per risolvere i problemi sorti frequentando il “diavolo”. Ma in quel percorso incontrò una persona della chiesa che avrebbe approfittato di lei e del suo momento di debolezza. Si può riassumere così l’ultima, incredibile vicenda che nasce dal processo che si è concluso con la condanna a sei anni di Matteo Valdambrini, il “vampiro” di Montemurlo.

Nei confronti di Francesco Rossi, guardia giurata, in passato braccio destro dell’esorcista don Guglielmo e aspirante diacono, il giudice di Firenze Sara Farini ha ordinato che sia fatta un’indagine per violenza sessuale.

Il caso che porta nuovi imbarazzi in seno al mondo ecclesiastico pratese, ha origine dalle dichiarazioni di una giovanissima, nata nel 2003, ex componente del gruppo in cui Valdambrini (assolto dall’accusa di essere il capo di una setta, condannato per alcuni episodi di abuso sessuale, anche su minori) avrebbe cercato, secondo le accuse, di imporre i propri poteri “sovrannaturali“.

La giovane e sua madre conobbero Rossi nel 2019, in occasione di un esorcismo che avrebbe dovuto estirpare il “maligno“ dalla ragazzina. Ma, secondo quanto ricostruito dalle carte, dopo quella conoscenza si avviò un rapporto tra l’adulto e la giovane. E un atteggiamento equivoco dell’uomo, che sarebbe culminato in un bacio diventato oggi il nocciolo del procedimento “parallelo” ordinato dal giudice del tribunale di Firenze.

"Per aiutare mia figlia a scappare da Valdambrini siamo finite dalla padella nella brace", ha riferito la donna agli inquirenti della squadra mobile di Firenze, ricostruendo la presunta relazione tra l’uomo, descritto come geloso e oppressivo, e la 16enne. La mamma, insospettita dal cambiamento della figlia e dai continui scambi di messaggi tra i due, arrivò a pedinarla, e in un’occasione vide i due baciarsi. Un bacio che, sempre alla squadra mobile, la giovane – che seppe soltanto dopo di essere seguita dalla madre - descrisse così: "Mi ha afferrato il braccio tirandomi verso di lui, mi ha detto che non mi avrebbe fatto niente mentre mi accarezzava il viso, poi improvvisamente mi ha preso con forza la testa avvicinandola alla sua e mi ha baciato con la lingua, tenendomi ferma con una mano e palpeggiandomi il sedere con l’altra".

Le prime perplessità di mamma e figlia sul comportamento di Rossi, nacquero dal suo rapporto con Valdambrini: nei primi incontri in chiesa con la ragazzina, sarebbe stato presente anche Valdambrini perché contattato dall’aiuto sacerdote, il quale pareva avere una sorta di attrazione per il personaggio e diceva di volerlo a sua volta aiutare. Questa circostanza suggerì a don Guglielmo di cambiare la sede degli incontri, che comunque, a detta della ragazza, non le portarono alcun giovamento. In un’occasione, anche Rossi l’avrebbe sottoposta a un esorcismo, in presenza della madre e in assenza del prete. Poi, all’avvio delle indagini e alle prime convocazioni degli inquirenti, l’ex braccio destro dell’esorcista avrebbe tenuto un comportamento anomalo: si sarebbe infatti raccomandato affinché il suo nome non emergesse mai nelle deposizioni. E in effetti, l’episodio per cui oggi è diventato indagato, è sempre rimasto di fianco all’inchiesta della Dda di Firenze. Quasi nascosto, prima che emergesse nel processo di primo grado a Valdambrini, appena concluso, e che potrebbe dar vita a un nuovo procedimento.