
Ex dirigenti scolastici tornano in cattedra da pensionati. Fra questi c’è Daniele Santagati, che dopo 46 anni di servizio prima come professore e poi come preside, non ci ha pensato due volte a rispondere alla chiamata dell’Ufficio scolastico. Non importa se dopo una carriera a servizio degli studenti da un anno si stia godendo la più che meritata pensione. La scuola chiama e lui risponde presente. "È spirito di servizio", dice Santagati che durante i due anni neri del Covid, nonostante avesse maturato gli anni della pensione, chiese all’Ufficio scolastico una deroga per non abbandonare nel momento peggiore.
"I ragazzi hanno sofferto questi ultimi anni, quello che possiamo fare per aiutarli è nostro dovere farlo", dice. "Non ci ho pensato due volte quando mi hanno chiamato per fare il presidente di commissione. Ho subito accettato". Il problema c’è dd è serio, tanto che ad appena quindici giorni dalla partenza della maturità ancora non sono state composte tutte le commissioni d’esame. Mancano i presidenti tanto che l’Ufficio scolastico provinciale ha aperto un call per reclutare professori e dirigenti fuori provincia, oltre ai pensionati. Il tempo stringe e anche quest’anno, così come già accaduto in quello passato, si sta rivelando più complicato del solito riuscire a comporre le commissioni d’esame. Un bel dilemma, visto che chi voleva farsi avanti ha già fornito la propria disponibilità. Con l’obiettivo di provare ad allargare la platea dei possibili docenti-presidenti, l’Ufficio scolastico regionale ha inviato una comunicazione a tutti i dirigenti delle scuole superiori, anche di fuori provincia, chiedendo loro di segnalare i professori che non hanno accumulato 10 anni di servizio.
Resta il fatto che la ricerca dei presidenti di commissione non è affatto banale né immediata perché si tratta di un ruolo che prevede precise caratteristiche tanto che il ministero dell’istruzione è dovuto scendere in campo firmando un’ordinanza per eliminare l’obbligo di avere una anzianità di almeno dieci anni mentre è ancora in vigore il limite che riguarda i pensionati, che non possono essere richiamati in servizio se fermi da oltre tre anni. "Sento che il mio contributo devo darlo ancora, so che ci sono colleghi che non se la sentono per vari motivi, ma gli studenti hanno diritto al loro esame", aggiunge Santagati che ha già annunciato la propria disponibilità fino al limite consentito dalla legge, ossia per i tre anni successivi alla pensione. Entro dieci giorni tutti i tasselli del puzzle dovranno comunque andare al loro posto. Intanto si è già fatto ricorso al doppio ruolo, nel senso che alcuni presidenti dovranno per forza di cosa assumere la responsabilità di ben due commissioni. Una soluzione eccezionale, praticata solo in rari casi.
Anche la mancanza di presidenti di commissioni è uno dei tanti effetti collaterali dell’emergenza sanitaria che ha segnato profondamente le ultime due prove di maturità. Il problema è legato in particolar modo alla questione sicurezza visto che sulla testa dei presidenti di commissione pende, oltre alla responsabilità didattica, l’obbligo di fare rispettare i protocolli anti-contagio e dicidere cosa fare in caso di studenti postivi. Mentre in tempi normali i presidenti di commissione abbondavano, ecco che il Covid li ha fatti improvvisamente sparire. Troppe responsabilità a fronte di un compenso economico considerato dai più decisamente scarso.
Silvia Bini