Maxi discarica illegale. Anche rifiuti pericolosi ammassati nel terreno

Blitz di polizia municipale e Arpat in via Tagliamento: all’interno una baracca con letti e cucina. Sequestrata l’area e denunciati gestore e proprietaria .

Maxi discarica  illegale. Anche rifiuti pericolosi ammassati nel terreno

Maxi discarica illegale. Anche rifiuti pericolosi ammassati nel terreno

Terreno agricolo trasformato in una discarica per lo smaltimento illegale di rifiuti. Nella zona tra via Bicchieraia e via Tagliamento, grazie ad un’operazione congiunta della polizia municipale con Arpat, è stato scoperto un terreno agricolo di circa 1300 metri quadrati trasformato in una discarica non autorizzata di rifiuti pericolosi e non.

L’operazione nasce da un’attività di appostamento portata avanti dalla polizia municipale che, nella zona di via Bicchieraia, aveva individuato un camion appartenente ad un cittadino di origine marocchina che qualche anno fa nella zona di Oste era già stato denunciato per gestione illecita di rifiuti ferrosi.

Il camion si dirigeva spesso in un terreno completamente recintato e reso inaccessibile dall’esterno anche alla vista. La Municipale dunque ha voluto vederci chiaro ed ha chiesto alla Procura la delega per poter effettuare l’ispezione dell’area, di proprietà di una cittadina italiana, residente a Prato. Quando gli agenti del comando di via Toscanini e i tecnici di Arpat sono entrati nel terreno hanno trovato il cittadino marocchino, già conosciuto, 50 anni residente a Montemurlo, che gestiva una vera e propria attività illecita di gestione rifiuti con tanto di varie tettoie sotto le quali smontava vari materiali. Nell’area anche due autocarri completamente pieni di sacchi e utilizzati per il trasporto di rifiuti speciali e privi di ogni autorizzazione. Sul terreno erano accatastati cavi elettrici, gomme, guaine, pneumatici, rifiuti Raee come condizionatori, frigoriferi e motori elettrici, e poi termosifoni in ghisa, tubazioni in piombo, batterie, fusti di olio e tanto altro ancora. L’area è stata sequestrata e il cittadino di origine marocchina è stato denunicato per gestione professionale e illegale di rifiuti pericolosi e non pericolosi.

All’interno dell’area gli agenti hanno trovato anche una baracca abusiva, trasformata in una sorta di abitazione con letti e cucina e due persone che vi dormivano (probabilmente operai impegnati nelle attività di gestione rifiuti). I due uomini sono entrambi di nazionalità marocchina, di cui uno risultato irregolare sul territorio italiano, che è stato condotto in questura per l’identificazione. Per la proprietaria dell’area è scattata anche la denuncia per abuso edilizio.

"Grazie all’attività della nostra polizia municipale, coadiuvata da Arpat, a Montemurlo il controllo del territorio è capillare - sottolinea il sindaco Simone Calamai – Il rispetto delle regole è fondamentale per la tutela ambientale, la leale concorrenza tra aziende e la salvaguardia della sicurezza e dei diritti dei lavoratori". Anche la comandante della polizia municipale di Montemurlo Enrica Cappelli, ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra enti.