Laura Natoli
Cronaca

Maxi rissa a San Giusto, caccia agli aggressori. “Non sono della scuola, studenti molto scossi”

Le indagini vanno avanti per risalire all’identità dei venti giovani che venerdì si sono picchiati di fronte al Polo di via Reggiana. La preside del Dagomari: “Le telecamere non sono mai state messe”

Prato, 29 settembre 2024 – “E’ stata una scena surreale, pura guerriglia urbana. Lunedì, al rientro a scuola, cercheremo di capire chi sono questi ragazzi anche se sembravano più grandi, non delle superiori”. La rissa avvenuta venerdì intorno alle 13 di fronte al Dagomari e al Datini, ha destato non poca preoccupazione fra i plessi scolastici di via Reggiana a San Giusto. Non sono scene che si vedono tutti i giorni e soprattutto sono episodi che non dovrebbero mai accadere di fronte alle scuole. La preside del Dagomari, Claudia Del Pace, venerdì non era presente a scuola ma si è fatta riferire dalla vicepreside quello che è accaduto.

La rissa a San Giusto
La rissa a San Giusto

“Lei è uscita subito per controllare cosa stava accadendo – continua Del Pace – Ha anche provato a disperdere i facinorosi. I ragazzi dentro la scuola hanno avuto paura e sono scossi, fra l’altro alcuni erano fuori perché avendo ancora l’orario provvisorio, entravano nel pomeriggio. Cercheremo di capire chi è stato ascoltando gli studenti che hanno visto la scena”. La preside racconta come, negli anni, siano stati chiesti interventi in zona per la sicurezza degli studenti. “Avevamo chiesto, insieme alla preside del Datini, le telecamere di sorveglianza e più passaggi delle forze dell’ordine – prosegue Del Pace – Un paio di anni fa, forse anche tre, vennero a fare un sopralluogo per capire dove posizionare le telecamere ma poi non abbiamo saputo più nulla. Noi abbiamo un sistema di sorveglianza dell’istituto ma che si collega solo la sera quando inseriamo l’allarme, quindi durante il giorno serve a poco”.

L’impressione, comunque, è che non si tratti di giovani che frequentano il Dagomari o il Datini. Non è ben chiaro neppure se i i gruppi di giovani si siano dati appuntamento lì, oppure se si siano ritrovati per caso e sia partita la rissa. Fatto sta che almeno uno di loro – si parla di una ventina di giovani coinvolti – ha tirato fuori un coltello (o qualcosa di appuntito) con il quale ha ferito un altro giovane, di origini marocchine, che è rimasto a terra. La vice preside del Dagomari si è anche avvicinata per tentare di soccorrerlo ma il ragazzo si è allontanato di sua spontanea volontà.

E’ stato poi ritrovato dalla polizia, ferito a una coscia, in una strada limitrofa. Non è chiaro se fosse maggiorenne. Sul caso sta indagando la polizia che potrebbe già aver sentito i primi testimoni, quanto meno per farsi un’idea su cosa sia accaduto e il motivo che ha spinto i venti giovani a darsele di santa ragione. Sulla vicenda vige il massimo riserbo anche se le famiglie degli studenti che frequentano i plessi scolastici vorrebbero, giustamente, capire quello che è successo.

I ragazzi all’interno della scuola che hanno filmato la scena sono rimasti piuttosto spaventati. “Abbiamo trattenuto nell’istituto quelli che dovevano uscire e abbiamo fatto entrare in tutta fretta quelli che erano fuori in modo da metterli in sicurezza”, conclude la preside. Il video della scazzottata ha fatto ben presto il giro del web sollevando polemiche e commenti. Il Far West intorno alle scuole non tollerabile. La situazione ricorda gli episodio violenti avvenuti un anno e mezzo fa fra i giardini di via Colombo e la zona lo skate park: una “guerra”  fra bande di ragazzini, fra i 13 e i 17 anni, che si affrontarono a colpi di spranghe, tubi di ferro e perfino martello. Su quei fatti la procura del Minori ha chiuso le indagini a carico di 24 ragazzi.