
Medici di base: la novità Le liste degli assistiti riaprono dal 13 maggio "Fino a 1.890 pazienti"
Dal 13 maggio prossimo i cittadini che non hanno più un medico di famiglia, perché il professionista di fiducia se ne è andato in pensione, o vogliono entrare nella schiera di assistiti di un altro dottore, potranno farlo. Da quella data, infatti, saranno riaperte le liste di quei medici di famiglia che a Prato e provincia hanno accolto l’invito ad aumentare, su precisa base volontaria, il numero di assistiti fino ad un massimale di 1.800, salendo così di ben 300 pazienti in più rispetto al tetto fissato oggi pari a 1.500. La proposta è stata annunciata nei primi giorni di aprile dalla Regione Toscana ed è stata inserita tra i provvedimenti in ponte per migliorare il sistema del servizio sanitario. Un modo per fronteggiare la carenza di medici, che si avverte sia sul territorio sia in pronto soccorso, diventando di fatto due anelli deboli (sebbene importantissimi) del servizi sanitario pubblico. Nelle settimane scorse è stato stipulato un pre-accordo regionale in merito alle misure adeguate a fronteggiare la carenza di medici di famiglia. Tale pre-accordo con la medicina generale ha una chiara utilità: quella di arginare la mancanza di medici di assistenza primaria nelle aree interne e disagiate - ma non solo, anche nelle prime periferie urbane - e che autorizza ad innalzare, su base volontaria, il massimale di assistiti a 1.800: una deroga che riguarda i professionisti che operano in forme associative a cui sarà garantita un’indennità per l’infermiere di studio, che li affiancherà.
Così con la data del 13 maggio il progetto mette le gambe: la data è stata indicata nei giorni scorsi nel corso della riunione mensile del comitato aziendale dell’Asl Toscana Centro. "Scade proprio oggi il termine ultimo perché i medici possano inviare la richiesta di aumento di massimale - dice Niccolò Biancalani, presidente della Fimmg della Toscana - Il numero massimo di assistiti può aumentare fino a 1.800, al quale va aggiunto un 5% in più che rappresenta il margine ammesso per ciascuno professionista per i ricongiungimenti familiari. Il che significa che il massimale per ciascun medico di famiglia può raggiungere i 1.890". I medici di base sono circa 170 nella provincia di Prato, mentre i pediatri sono 28: da domani si saprà quanti si sono proposti volontariamente per accrescere il massimale.
Sara Bessi