Doveva partire a gennaio. Una rivoluzione attesissima, la gestione da parte dei medici di famiglia dei pazienti con diabete, scompenso cardiaco, broncopneumopatia cronica ostruttiva, dolore cronico con offerta di visite, analisi ed esami di primo e secondo livello. E l’effettuazione di ecografie: dal doppler dei tronchi sovraortici sino alle indagini muscolo-scheletriche.
Ci sarà uno slittamento, in attesa che il Governo metta nero su bianco quale percentuale del fondo nazionale che passa alle Regioni per la gestione della sanità sarà da destinarsi all’abbattimento delle liste d’attesa: servono due milioni nel 2025 per la sperimentazione del progetto.
Ulivelli nel Qn