
Medici di famiglia, la mappatura In tutta la provincia 9 posti vacanti
Le zone carenti di medici di famiglia sono 9. Lo stabilisce un avviso della Direzione sanità, welfare e coesione sociale della Regione Toscana, con il quale viene disegnata la mappa degli incarichi vacanti nel ruolo unico di assistenza primaria a ciclo di scelta (ex assistenza primaria) nelle aziende Usl della Toscana. Un documento nel quale l’organo regionale mette nero su bianco il reclutamento di professionisti dell’ex assistenza primaria (medici di base) per coprire quei posti ancora vacanti sui territori toscani. L’ideale per garantire il servizio a Prato e provincia sarebbe riuscire a coprire anche quelle zone in cui c’è spazio perché possa essere aperto un ambulatorio.
"Fortunatamente, al momento, non ci sono particolari problemi di scopertura del servizio – affermano Niccolò Biancalani, segretario regionale Fimmg, e Alessandro Benelli, segretario della sezione pratese della Federazione dei medici di medicina generale – C’è stata una redistribuzione degli assistiti grazie anche alla possibilità di aumentare il massimale fino a 1.800 pazienti secondo l’Accordo integrativo con la Regione, proprio per supplire alla difficoltà di reclutare professionisti per il servizio". Per esempio delle 4 zone carenti a Prato, come vengono definite le aree in cui sarebbe possibile attivare ambulatori di medicina generale, di fatto ne rimane scoperta solamente una, senza però andare a creare disagi agli utenti proprio per la redistribuzione effettuata con l’incremento del massimale.
Nel dettaglio, ecco come sono distribuiti sul territorio i 9 incarichi vacanti: oltre ai 4 da attribuire a Prato città, ce ne sono 2 a Montemurlo, ed 1 per ciascuno a Cantagallo-Vernio, Carmignano e Poggio a Caiano. L’avviso della Direzione sanità, welfare e coesione sociale puntualizza, inoltre, che nel comune di Carmignano il medico che decide di aderire alla proposta e di attivare il servizio, ha il vincolo di apertura dell’ambulatorio per due giorni a settimana nella frazione di Comeana. Per le altre realtà del pratese, il documento regionale non indica alcuna osservazione stringente da rispettare.
Chi può candidarsi? "Tutti i professionisti, anche i giovani che stanno frequentando la scuola di specializzazione in medicina generale – spiega il segretario regionale Biancalani – La differenza sta nel numero di assistiti che potranno prendere in carico". Infatti, gli specializzandi possono arrivare fino ad un massimo di 1.000 pazienti. Se poi si vogliono fare dei calcoli, l’ottimale per ciascuno dei 9 posti vacanti sarebbe quello di seguire fino a 1.300 assistiti per un totale, quindi, di 11.700 persone.
Chi ha potuto concorrere al conferimento degli incarichi pubblicati nell’avviso della Regione? Per trasferimento i medici titolari di incarico a tempo indeterminato di assistenza primaria a ciclo di scelta iscritti da almeno 2 anni in un elenco della Regione Toscana e quelli iscritti da almeno 4 anni in un elenco di altra Regione, che al momento dell’attribuzione dell’incarico non svolgano altre attività a qualsiasi titolo nell’ambito del SSN, eccezion fatta per attività del ruolo unico di assistenza primaria ad attività oraria (ex continuità assistenziale). Infine, sono potuti entrare in lizza i medici che abbiano acquisito il diploma di formazione in medicina generale dopo la scadenza della domanda di inclusione nella graduatoria regionale valida per l’anno in corso.
Sara Bessi