ROBERTO BALDI
Cronaca

Meno potta e più cannelloni. L’inno ‘genuino’

Aste d'arte a Prato: FarsettiArte celebra genuinità e discrezione con opere contemporanee e moderne. Franco e Frediano, custodi di una tradizione artistica autentica.

Meno potta e più cannelloni. Nel ribollire di manifestazioni dai contenuti eterogenei, FarsettiArte terrà tre giorni di aste con disegni e sculture, arte contemporanea e arte moderna che scuotono dall’anima la polvere del quotidiano e pongono Prato all’attenzione d’Italia con l’impronta di genuinità e discrezione tramandati dai fratelli Franco e Frediano, che te li rendeva familiari in una delle loro espressioni più genuine: "meno potta e più cannelloni". Come a dire più sostanza e meno alterigia in una provincia in cui ci diamo tutti del tu e abbiamo in uggia quelli che parlano a bocca larga e mele strinte, (i fagioli bacati che nel bollore vengono a galla, li chiamava Malaparte), mentre altrove opinionisti, webstar, influencer, coltivano l’immaginifico col megafono della presunzione, anziché le cose di consistenza come garba a noi. Era il refrain di due ingegnosi connaturati alla Prato dove anche i galli nascono senza cresta. Oggi dici Farsetti e dici tempio dell’arte che ti si para davanti in ogni angolo della splendida struttura, 5.000 metri quadri di sale espositive, una delle più importanti d’Europa . Li abbiam visti crescere sotto i nostri occhi noi vecchia guardia de La Nazione, allora con sede in via Garibaldi (loro corniciai in via Lanaioli) con un cortile a comune, da dove il minore dei due fratelli, girava l’occhio verso la ragazza del piano di sopra, la deliziosa Rosanna, che diventò presto moglie di Franco, nel germoglio di amore e cornici. Vissero d’arte e d’amore per dirla con la Tosca di Puccini. Ma anche di sano realismo.