Gli studenti promuovono il servizio mensa del food locker attivato a ottobre al Pin. L’intuizione dell’Azienda regionale per il diritto allo studio universitario. A un mese dall’attivazione, il sistema di consegna su prenotazione degli alimenti in armadietti refrigeranti sfiora una media di quindici richieste quotidiane, un dato positivo in considerazione del minor numero di presenze nella sede a causa dell’alluvione.
A questo va aggiunto il dato dei pasti preparati dal punto ristoro convenzionato, una sessantina circa, che porta ad almeno settantacinque il pubblico di studenti raggiunti dal servizio. Quello sperimentato a Prato rappresenta un servizio unico in Toscana e una prima risposta alla richiesta di un servizio mensa interno alla struttura da parte degli studenti che in futuro potrebbe essere ulteriormente potenziato.
Al piano terra della sede di piazza Ciardi sono installati 2 food locker, armadi con trentanove scomparti refrigeranti in cui viene depositato il pasto che gli studenti possono prenotare tramite smartphone e prelevare in autonomia.
I pasti possono essere ordinati fino alle 15 del giorno prima tramite l’app ’Appetie’. Una volta perfezionata la prenotazione, gli studenti possono ritirare l’ordine, a partire da mezzogiorno, mostrando il qr-code ricevuto sul proprio smartphone sullo scanner del food locker.
Il pasto può essere consumato negli spazi allestiti anche al secondo piano dell’edificio, dov’è presente una postazione con forni a microonde. Qui è disponibile anche un erogatore libero di acqua potabile, installato con l’intento di eliminare le bottiglie di plastica.
"Gli studenti stanno dimostrando di apprezzare questo servizio che va nella direzione di soddisfare le esigenze espresse – afferma la rettrice dell’Università di Firenze Alessandra Petrucci – il numero di iscritti che frequentano i corsi presso la sede di Prato sta crescendo e la priorità dell’Ateneo è quella di fornire risposte a bisogni concreti".