Mensa non pagata nei turni di notte. Sedici operatori vincono la causa. Risarcimenti per 30mila euro

L’Asl condannata a rifondere i dipendenti a cui non veniva rimborsato il pasto. I soldi sono già stati restituiti

Mensa non pagata nei turni di notte. Sedici operatori vincono la causa. Risarcimenti per 30mila euro

Mensa non pagata nei turni di notte. Sedici operatori vincono la causa. Risarcimenti per 30mila euro

"Altro che causa pilota, la sentenza che dispone il pagamento della mensa a infermieri e oss anche dopo i turni notturni e nei festivi, è già stata pronunciata nel marzo scorso dal giudice del lavoro di Prato". L’avvocato Leonardo Rossi, del foro di Pisa, ha già vinto diverse cause in merito alla querelle del pagamento dei pasti per i dipendenti dell’Asl Toscana Centro, infermieri, oss e tecnici, alla fine dei turni di notte e nei giorni festivi. La polemica è stata tirata fuori qualche settimana fa dalla Cisl che ha denunciato come da cinque anni gli operatori dell’Asl non ricevono quanto di loro diritto per i pasti a fine dei turni di sei ore svolti di notte e nei giorni festivi, quelli da bollino rosso. Un’azione che la Cisl nazionale ha intrapreso già qualche anno fa, portando in dote una sentenza della Cassazione secondo la quale i lavoratori della sanità devono vedersi garantito il pasto al termine di un turno che sia di sei o più ore, sia che questo avvenga di giorno che di notte o la domenica.

L’avvocato Rossi ha assistito sedici dipendenti dell’Asl Toscana Centro, molti dei quali lavorano all’ospedale di Prato, i quali hanno già vinto la causa e hanno anche ricevuto i soldi che gli spettavano per tutti quegli anni in cui non hanno riscosso i ticket o altre forme di rimborso in busta paga dopo tali turni. l’Asl è stata dunque condannata a risarcire i lavoratori.

"La causa è partita nel 2019 – spiega il legale – ed è cominciata nel 2022. A marzo scorso c’è stata la sentenza del giudice del lavoro di Prato Cristina Mancini che ha dato ragione ai lavoratori e ha disposto il pagamento di 30.000 per tutti e sedici i dipendenti dell’Asl che non hanno potuto usufruire del rimborso in questi anni". Il giudice Cristina Mancini ha citato nella sentenza proprio il pronunciamento della Cassazione che riconosce ai lavoratori gli stessi diritti per quanto concerne la mensa, sia che si tratti di un turno svolto di giorno quando la mensa è aperta sia che si svolga nei giorni in cui è chiusa.

"I lavoratori di Prato non sono gli unici che ho assistito in questi anni – prosegue l’avvocato Rossi – ma anche diversi nel pisano che avevano lo stesso problema. Anche per loro ci sono già diverse cause vinte".

Anche la Cisl porta avanti la battaglia per il riconoscimento di questo diritto. Su La Nazione il sindacato aveva spiegato che "i lavoratori turnisti o che lavorano nei giorni festivi hanno comunque diritto ad un pasto a fine turno. Nel caso in cui la mensa sia chiusa – ha detto Massimo Cataldo, segretario Fp Cisl per la sanità – come può capitare quando un lavoratore smonta dalla notte o quando stacca dal turno festivo, ha il diritto comunque ad un buono pasto dal valore di circa 7 euro. Tutto questo anche nell’Asl Toscana centro non è stato corrisposto ai dipendenti. Ed è quello che si reclama attraverso le vie legali".

Laura Natoli