Metastasio è anche jazz e domani ospita il primo concerto del festival che compie trent’anni. Una storia che ha radici lontane, iniziata nel 1952 con il leggendario concerto di Louis Armstrong, proseguita con la riapertura del teatro dopo i grandi lavori di ristrutturazione nella seconda metà degli anni Sessanta, con Duke Ellington nel 1967, Ella Fitzgerald e Ray Charles nel 1969. Concerti indimenticabili per tanti pratesi, storia della città. MetJazz nel 1995 ha raccolto questa eredità e da allora si è imposto come uno dei festival più importanti della scena italiana, lanciando nuovi talenti, ospitando artisti affermati, offrendo serate di grande musica al pubblico. L’edizione del trentennale raddoppia la durata e moltiplica gli spazi: "Is that Jazz? Trent’anni di musica a Prato" è il titolo della rassegna con con la direzione artistica di Stefano Zenni, con sei concerti nel cartellone principale tra Metastasio e Fabbricone (tutti di lunedì alle 21) e una nuova sezione "MetJazz nella città", con otto appuntamenti tra musica, film e conferenze in altri spazi di Prato, come il Pecci e il Museo del Tessuto. Da domani al 14 aprile star del jazz internazionale come Dave Holland, Lionel Loueke, Jeff Ballard, Amaro Freitas ed Eric Mingus, accanto a importanti nomi del jazz italiano come Gianluigi Trovesi, Giovanni Falzone e Silvia Bolognesi: tanta musica da ascoltare.
Protagonisti del primo concerto domani al Metastasio saranno due trio dalle sonorità trascinanti. Sul palco nella prima parte della serata l’organista toscano Matteo Addabbo, alla testa del formato classico con chitarra e batteria insieme ad Andrea Mucciarelli e Andrea Beninati: un sound definito negli anni Cinquanta, fortemente legato al soul e al funky, in cui la pedaliera dell’organo fa agilmente da basso e le altre voci si intrecciano in un alternarsi alla guida del gruppo. Nella seconda parte ci sarà l’inusuale trio con la tromba di Giovanni Falzone, punta di diamante del jazz italiano, in un travolgente dialogo di pura energia con musicisti cresciuti con lui: Giuseppe La Grutta al basso elettrico e Andrea Bruzzone alla batteria. Proporranno composizioni originali in cui aleggia lo spirito vibrante e rivoluzionario di Jimi Hendrix.
Ci sono ancora biglietti disponibili e si possono acquistare in teatro o sul sito del Met. L’ingresso intero costa 20 euro, il ridotto 15 per soci Coop, abbonati prosa e altre convenzioni, e c’è anche la promozione a 13 euro per gruppi e under 25. Per gli appassionati la possibilità di acquistare l’abbonamento a tutti i concerti, con prezzi da 58 a 90 euro.
an. be.