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Duke Ellington,. Palermo 1970, nel docufilm prodotto grazie a Stefano Zenni
Nuovo appuntamento questa sera alle 21.15 con il festival MetJazz, edizione del trentennale. Non sarà un concerto, ma un docufilm sul grande schermo del Terminale, in collaborazione con Mabuse Cineclub. Una proiezione da non perdere per gli amanti del jazz: si tratta di Steve e il Duca che vede protagonista il sassofonista Steve Lacy a cui - in occasione del centenario della nascita di Ellington - il regista Franco Maresco commissionò l’esecuzione di dieci brani del Duca: un materiale inedito riemerso dall’archivio di Maresco, che l’ha affidato al regista Germano Maccioni, che sarà presente a Prato per commentare la proiezione insieme al direttore artistico di MetJazz, Stefano Zenni. "Ellington nel jazz è come Natale e Pasqua", dice Franco Maresco in Steve e il Duca: e raccomanda di ricordarsi "di santificare le feste". Il documentario è stato realizzato a cura del Torino Jazz Festival, che al grande compositore nel 2024 ha dedicato vari appuntamenti, in occasione dei 50 anni dalla morte, avvenuta il 24 maggio 1974 e dei 125 anni dalla nascita, il 29 aprile 1899. E’ stato proprio Stefano Zenni, direttore artistico del Torino Jazz Festival e di MetJazz a volerlo produrre, in collaborazione con il Museo Nazionale del Cinema. Steve e il Duca racconta il Palermo Pop 70, il festival che si svolse allo stadio che allora si chiamava La Favorita, un festival davvero pioneristico per l’Italia di allora, in cui Duke Ellington si esibì con la sua orchestra. Ma il docufilm racconta anche quello che a Palermo avvenne nel ‘99, con Steve Lacy (scomparso nel 2004) che interpreta il Duca, in un altro concerto leggendario.
In un potente montaggio, il film intreccia le immagini di Lacy che suona a quelle di Ellington, con le riflessioni di Maresco sulla musica e su Palermo, creando un ritratto intimo e coinvolgente di due grandi artisti. Grande appassionato di jazz, Maresco, ha un gran numero di riconoscimenti come regista, tra i quali un David di Donatello per "Belluscone – Una storia siciliana" e un premio speciale della critica alla Mostra di Venezia per "La Mafia non è più quella di una volta", il film interpretato dalla grande fotografa palermitana Letizia Battaglia.