Archiviati gli anniversari della riapertura del Metastasio e della nascita del Fabbricone del 2024, ora da festeggiare c’è il trentennale di MetJazz, uno dei festival più importanti del jazz in Italia, nato nel 1995. L’edizione 2025 con la direzione artistica di Stefano Zenni raddoppia durata e concerti, dilata il suo calendario dal 20 gennaio al 14 aprile 2025 con un programma dal titolo Is that Jazz? Trent’anni di musica a Prato, che ospita star del jazz mondiale come Dave Holland, Lionel Loueke, Jeff Ballard, Amaro Freitas ed Eric Mingus, accanto a importanti nomi del jazz italiano come Gianluigi Trovesi, Giovanni Falzone e Silvia Bolognesi, e a nuovi talenti.
La novità è la sezione MetJazz nella città, che coinvolge gli spazi di Scuola Verdi, Palazzo Pretorio, Pecci, Monash University, Lazzerini, Museo del Tessuto e Terminale. La campagna abbonamenti è già partita, ma proprio oggi inziano le prevendite dei biglietti per i singoli appuntamenti, che si possono acquistare on line sul sito del Met o in biglietteria del teatro, aperta dal martedì al sabato dalle 11 alle 13 e dalle 16 alle 18: sono sei i concerti del cartellone principale, tutti di lunedì alle 21, con ingresso intero a 20 euro, ridotto a 15 per soci Coop, abbonati prosa e altre convenzioni, e a 13 euro per gruppi e under 25 (abbonamento a tutti i concerti 90 euro intero, 72 ridotto e 58 euro per gruppi e under 25). A questi appuntamenti si aggiungono gli otto della sezione MetJazz nella città (il dettaglio nell’articolo a fianco).
Dopo l’anteprima del 20 dicembre a Palazzo Pretorio, con l’applaudita performance del quartetto di Carlotta Vettori, l’apertura ufficiale sarà il 20 gennaio al Metastasio con un doppio concerto: l’organista toscano Matteo Addabbo, con Andrea Mucciarelli e Andrea Beninati, chitarra e batteria e l’inusuale trio con al vertice la tromba, anche elettrificata, di Giovanni Falzone, con Giuseppe La Grutta (basso elettrico) e Andrea Bruzzone (batteria), su composizioni originali in cui aleggia lo spirito vibrante e rivoluzionario di Jimi Hendrix. Il 27 gennaio alle 21 al Fabbricone il trio The Elephant: Gabriele Mitelli, Pasquale Mirra e Cristiano Calcagnile. Il 17 febbraio al Metastasio, in esclusiva italiana c’è Amaro Freitas, una delle figure più originali del pianismo contemporaneo tra jazz e tradizione afrobrasiliana. Il 10 marzo al Met due giganti, che stanno lasciando un segno nella storia del jazz: il chitarrista beninese Lionel Loueke (foto) e il contrabassista inglese Dave Holland, con l’album United.
Il concerto For a While... Profumo di Violetta, il 24 marzo al Metastasio, segna la collaborazione tra il sassofonista e clarinettista Gianluigi Trovesi e la Camerata: un viaggio nella storia dell’opera, da Purcell a Puccini. Finale il 14 aprile al Metastasio, con una formazione che celebra la vitalità della musica afroamericana e valorizza l’eccellenza della formazione musicale italiana attraverso le parole di una figura leggendaria come Gil Scott-Heron: sul palco la contrabbassista Silvia Bolognesi e la straordinaria voce di Eric Mingus, figlio d’arte. Infine, a precedere l’inizio del programma ufficiale, sabato 18 gennaio, è il concerto ospitato alle 21,45 dal Pinocchio Jazz di Firenze con il trio di Roberto Ottaviano, Danilo Gallo e Ferdinando Faraò e il nuovo album Lacy in the Sky with Diamonds dedicato a Steve Lacy, il grande sassofonista e compositore statunitense (biglietto 15 euro, da acquistare direttamente la sera).