Miss Toscana, sono cinque le pratesi che sognano la corona. Ecco chi sono e i loro sogni

Il grande concorso, trampolino di lancio per Miss Italia, è arrivato all’atto finale. Appuntamento domenica 1 settembre, con la serata che decreterà la più bella di Toscana

Da sinistra, Costanza Ceccarelli, Veronica Gabuzzini, Costanza Ceccarelli, Matilde Gonfiantini, Fatima Mbuop

Da sinistra, Costanza Ceccarelli, Veronica Gabuzzini, Costanza Ceccarelli, Matilde Gonfiantini, Fatima Mbuop

Prato, 31 agosto 2024 – Cinque ragazze pratesi per la corona di Miss Toscana che permette di approdare a Miss Italia. Domani, domenica 1° settembre, se la giocano e saranno in 26 sul palco di Castelfiorentino. Cinque giovani con storie diverse.

Veronica Gabuzzini, volontaria della Pubblica Assistenza Prato Sud, è sicuramente la più nota a livello mediatico perché quattro anni fa fu protagonista di un botta e risposta con l’allora sindaco di Prato Matteo Biffoni ai tempi del Covid.

Quel “Veronichina”, così la chiamò Biffoni in un video-messaggio, in risposta ad una sua domanda: era il 2020 e lei sedicenne, voleva uscire di sera in centro con le amiche ai tempi del lockdown. Una domanda e una risposta ironica che fecero il giro dei social e dopo la studentessa e il sindaco si incontrarono per un saluto.

Veronica oggi ha 20 anni, si è diplomata e insegue la passione dei concorsi di bellezza. Ha affidato l’appello al voto con un video, postato ieri e girato in centro a Prato: “Mi avete commosso con le vostre condivisioni” dice Veronica.

Dafne Lazzarelli, 18 anni, è alla sua prova da miss. Abita nel quartiere Le Badie, si è diplomata al Dagomari ed ha superato il test per la facoltà di scienze della comunicazione all’università di Bologna.

“La cosmesi – racconta Dafne – è la mia passione e questa facoltà universitaria offre molte opportunità. Una di queste potrebbe essere il marketing nelle aziende di cosmesi. Le selezioni per Miss Toscana sono state una bellissima esperienza. All’inizio ero titubante, poi mia madre e mio padre mi hanno convinto. E’ stata l’occasione per parlare, farmi giudicare e mettere me stessa alla prova”.

Fatima Mbuop, 19 anni, anche lei è prontissima alla sfida. Fatima ha studiato al Liceo Copernico e un paio di anni fa è arrivata terza al concorso Internazionale Jugend Debattiert, patrocinato dal governo tedesco. Matilde Gonfiantini 24 anni, ha già all’attivo la partecipazione ad alcune trasmissioni televisive ed ha partecipato alla presentazione dell’Almanacco del calcio toscano su TvPrato.

La storia più impegnativa è quella di Costanza Ceccarelli: l’autostima non l’ha mai abbandonata, insieme alla disponibilità di carattere e così questa ventenne di Poggio a Caiano, ha superato quattro anni di bullismo alle scuole superiori.

“In finale ci sono – racconta Costanza – e questo è già un primo traguardo. Comunque vada non smetterò di desiderare di lavorare nel mondo della moda”. Costanza, rifacendosi un po’ lo spirito che incentiva e stimola la partecipazione come alle Olimpiadi, è pronta per la gara, pensando a quello che ha superato da sola. Dalla prima elementare alla quinta superiore ha frequentato il Convitto Cicognini, indirizzo liceo scientifico, e in mezzo ci sono stati anche dei problemi di salute:

“Quando ero alle medie – prosegue Costanza – ho subito un intervento chirurgico importante, ho passato anche un periodo in sedia a rotelle ma tutto alla fine è andato bene. Alle superiori, invece, mi sono ritrovata da sola come allieva proveniente dal Cicognini, gli altri studenti venivano tutti da fuori e si conoscevano da anni. Io ero praticamente sola”.

Le persecuzioni verbali, l’isolamento nei confronti della studentessa probabilmente erano riconducibili a più elementi: lei aveva ottimi risultati ed era disponibile verso il prossimo.

“Quando c’era il compito di matematica – dice – mi spostavano vicino alla cattedra perché gli altri non cercassero di copiare da me, poi avevano preso di mira una ragazza, la prendevano in giro e io presi le sue difese. Avevo 15 anni e da lì è iniziato tutto fino alla maturità. Le mie compagne stavano in disparte, non intervenivano, erano sempre i maschi a ridicolizzarmi. Un’insegnante mi ha sostenuto, altri lasciavano correre. Ancora oggi non ho capito con certezza i motivi di questo bullismo”.

Costanza già alle superiori era alta 1,72, fisico da modella e la sua creatività l’ha indirizzata verso le sfilate di moda. “Le sfilate – aggiunge – sono il mio grande hobby perché penso che ogni capo di abbigliamento abbia qualcosa da raccontarci, da esprimere, indossando un capo di abbigliamento è come dare voce a sé stessi”.

La musica l’ha aiutata a rafforzare l’autostima: ha studiato pianoforte al Centro Studi Musica & Arte di Firenze e spera di essere ammessa alla facoltà di architettura con indirizzo design. Sui social ogni quartiere tifa per la propria candidata, così come gli amici e i parenti. Tutte sono belle, ognuna con le sue particolarità e con il sogno comune di entrare nel mondo della moda e della bellezza. E chissà se, a parte il concorso di Miss Italia, non si realizzi lo stesso, considerata la loro determinazione e il carattere forte.

M. Serena Quercioli