CLAUDIA IOZZELLI
Cronaca

Mobili in dono fermi in deposito. Serve un bando per assegnarli: "Così possono solo deteriorarsi"

L’ex sindaco di Vaiano Bosi racconta la storia di solidarietà intrecciata con la burocrazia. Gli arredi sono stati regalati da Ikea ed erano destinati alle famiglie alluvionate di molti comuni. .

L’ex sindaco di Vaiano Bosi racconta la storia di solidarietà intrecciata con la burocrazia. Gli arredi sono stati regalati da Ikea ed erano destinati alle famiglie alluvionate di molti comuni. .

L’ex sindaco di Vaiano Bosi racconta la storia di solidarietà intrecciata con la burocrazia. Gli arredi sono stati regalati da Ikea ed erano destinati alle famiglie alluvionate di molti comuni. .

Fra cartoni e incartamenti manca un filo che colleghi mobili e destinatari: una questione di lana caprina, di fatto, che sta immobilizzando la donazione di Ikea per gli alluvionati in un magazzino di Vaiano da agosto del 2024.

A sollevare la questione, entrata in questi giorni nel pubblico dibattito, l’ex sindaco di Vaiano – ora all’opposizione con la lista Civici e Democratici per Vaiano – Primo Bosi, che ha seguito la donazione e l’iter che ne è conseguito fin dai primi giorni, quando, appunto, nel gennaio 2024 Ikea annunciò di voler regalare circa 2 mila mobili (fra cassettiere, comodini e armadietti) alle famiglie che avevano subito danni per il nubifragio dell’anno precedente, come era avvenuto qualche mese prima per gli alluvionati dell’Emilia Romagna.

La storia – anche al centro di un’interrogazione da parte dell’opposizione a Campi Bisenzio, uno dei nove Comuni a cui sarebbe destinata la mobilia insieme a Quarrata, Montale, Cerreto Guidi, Cantagallo, Prato, Vaiano, Carmignano e Montemurlo – la racconta Primo Bosi.

"Ci tengo particolarmente al fatto che questa vicenda si concluda – spiega Bosi – e non solo perché me ne sono occupato fin dall’inizio e quindi vorrei fosse portata a giusta conclusione da chi mi ha succeduto, ma perché in tanti continuano a chiedermi dei mobili e perché comunque c’è da liberare il magazzino in cui sono stipati, prestato da Simone Storai, che ha diritto di rientrarne in pieno possesso per utilizzarlo come crede".

La consegna di mobili "poi valorizzerebbe il lavoro fatto finora gratuitamente dai volontari dell’associazione Aiuti dalla Vallata, che hanno provveduto a stivarli e custodirli in attesa di poterli dare a chi ne ha bisogno". Quando ci fu la donazione "siccome nessuno dei Comuni aveva la disponibilità dello stoccaggio, fui io stesso a proporre questa soluzione e ad individuare un’associazione che gestisse i mobili".

E Bosi continua: "Se i mobili restano ancora nel magazzino, sono a rischio deterioramento". La soluzione ci sarebbe "e non capiamo il motivo di questo ritardo: un protocollo con gli altri comuni e un bando per definire i criteri con cui verranno assegnati i mobili". Fin qui la storia non fa una piega, solo che a mettersi di intralcio sono gli incartamenti, che, per chi è arrivato dopo le amministrative del 2024, mancano completamente e vanno "incordati", in una situazione analoga per tutti e nove i Comuni interessati dalla donazione. "Non è ammesso che una pubblica amministrazione gestisca qualcosa senza che vengano prodotti atti – spiega la sindaca di Vaiano, Francesca Vivarelli, che al suo arrivo si è trovata in mano la situazione allestita dall’amministrazione precedente - noi non abbiamo trovato un foglio scritto, solo accordi presi a voce, sia con l’associazione che con il proprietario".

Ma "non per questo ci tiriamo indietro per trovare una soluzione: a ottobre abbiamo firmato un protocollo con gli altri Comuni, ma solo sette hanno firmato, due ancora no". Quindi "non sappiamo come procedere, perché servirebbe l’adesione di tutti, anche se probabilmente andremo avanti con un bando a cui possa partecipare chi ha bisogno dei mobili".

Tutto fermo quindi anche per gli altri Comuni: solo Prato ha ritirato a Vaiano la quota di mobilia che gli spetta e l’ha stoccata in attesa di assegnazione.

"C’è un altro dubbio poi – continua la Vivarelli – visto che molte famiglie i mobili li hanno già acquistati e visto che poi, soprattutto a Vaiano, i più colpiti sono stati i terratetto, quindi si sono deteriorate le cucine e non so a quanti interessano mobili da camera da letto, c’è il rischio che il bando vada deserto e la mobilia non venga assegnata. In quel caso cosa si fa? Chi se ne fa carico? E, in sincerità nessuno finora è venuto a chiederci dei mobili. Ma sono impressioni che richiedono una verifica, che faremo. Al di là delle tante perplessità, visto che nella questione sono coinvolti il cittadino vaianese che ha messo a disposizione il deposito, un’associazione del territorio e i nostri cittadini, lavoreremo per trovare una soluzione".

Claudia Iozzelli