REDAZIONE PRATO

"Molestata durante il karaoke" Guerra di perizie in tribunale

A processo un pratese di 46 anni accusato di violenza sessuale su minore. La vittima all’epoca aveva 14 anni

Doveva essere una serata spensierata. Aveva partecipato a quella festa in un locale a Montemurlo insieme alla mamma pensando di passare alcune ore in allegria cantando e cenando con altri amici. In realtà, quella serata per la giovane (all’epoca dei fatti aveva solo 14 anni) si è trasformata in un incubo a causa delle attenzioni troppo pesanti di uno dei commensali che l’ha molestata a parole ma anche mettendole le mani addosso. Il fatto è piuttosto vecchio – era l’estate del 2016 – e il processo a un pratese di 46 anni è ancora in corso in quanto le indagini partirono tardive perché la ragazza decise, in accordo con i genitori, di non sporgere denuncia per paura di una "vittimizzazione secondaria", ossia quel fenomeno per cui una vittima rivive le condizioni di sofferenza a cui è stata sottoposta.

A processo con l’accusa di violenza sessuale su minore è finito l’uomo. La ragazzina, oggi maggiorenne, si è costituita parte civile, assistita dall’avvocato Luca Betti. Nell’udienza di ieri di fronte al collegio dei giudici, è stato sentito il perito nominato dai giudici per stabilire la capacità di intendere e volere dell’uomo e quindi la sua imputabilità. Il perito è arrivato, però, a una conclusione diametralmente opposta da quella del consulente di parte secondo cui l’uomo non è capace di intendere e volere. Per il perito del giudice, invece, sì. L’ascolto del perito è stato piuttosto lungo – circa due ore – motivo per cui il collegio dei giudici ha deciso di rinviare la discussione (che era in programma ieri) al 16 ottobre.

Secondo quanto accertato dalle indagini, l’uomo aveva approfittato di un momento di distrazione degli altri commensali per avvicinare la ragazzina (lui aveva 39 anni, lei 14), le aveva rivolto frasi oscene mettendola a disagio e poi l’aveva toccata sul seno. La giovane decise di non dire nulla per paura. Ma quando il quarantaseienne litigò con il proprietario del locale per un altro episodio simile, gli inquirenti (le indagini sono state seguite dalla squadra mobile) andarono a ricercare la ragazza che, a quel punto più grande e matura, si fece coraggio per sporgere denuncia. Ascoltata più volte dagli investigatori, raccontò in modo coerente quello che era accaduto.

Laura Natoli