Laura Natoli
Cronaca

Insegnante uccisa dal monossido, il ritorno della figlia a Prato

Laura Chisciotti è fuori pericolo ed è stata trasferita in una struttura sanitaria in città. Il padre è ancora in camera iperbarica ma le sue condizioni fanno ben sperare. La procura dispone l’autopsia per la madre e ci sono i primi accertamenti sulla caldaia

La famiglia Chisciotti, a lungo residente a Montemurlo, è stata intossicata da monossido mentre si trovava in vacanza

La famiglia Chisciotti, a lungo residente a Montemurlo, è stata intossicata da monossido mentre si trovava in vacanza

Prato, 30 dicembre 2024 – Laura Chisciotti sta meglio. La giovane, 28 anni, è stata trasferita a Prato, in una struttura sanitaria, per la convalescenza dopo che, nella notte fra Natale e Santo Stefano, è rimasta intossicata dal monossido di carbonio insieme ai genitori nella casa di Forni di Sopra, in Friuli, che era stata appena ristrutturata.

Una tragedia che ha distrutto la famiglia di Laura Chisciotti, residente a Prato insieme al fidanzato e che ha vissuto con i genitori per lungo tempo a Montemurlo: la madre, Patrizia Pontani, 66 anni, ex insegnante alle scuole medie di Montemurlo, è morta la sera in cui è stato dato l’allarme. Il padre, Maurizio Chisciotti, 73 anni, ex dirigente di banca, è ancora sottoposto a ossigenoterapia in camera iperbarica all’ospedale di Trieste dove è stato ricoverato la notte della tragedia. Le sue condizioni sarebbero in miglioramento ma per ora i medici preferiscono non sbilanciarsi. La buona notizia è che Laura è definitivamente fuori pericolo tanto che è stata riportata a casa, a Prato.

Resta ricoverata per precauzione, assistita dal fidanzato che, per primo, ha fatto partire l’allarme dopo aver ricevuto nel cuore della notte una telefonata dalla fidanzata che, con un filo di voce, gli diceva di non sentirsi bene, di avere nausea e di avere difficoltà a reggersi in piedi. Il fidanzato ha avuto la prontezza di riflessi di allertare il 112 toscano che, a sua volta, ha avvertito i colleghi in Friuli. Quando i soccorritori sono arrivati per la madre Patrizia non c’era più nulla da fare mentre Laura e il padre erano in gravissime condizioni. Anche i due cani della famiglia sono stati trovati morti dentro l’appartamento. Se non fosse stato per il fidanzato la tragedia sarebbe stata ancora più grande.

La Procura di Udine ha aperto un fascicolo per omicidio colposo a carico di ignoti per la morte di Patrizia Pontani e di lesioni per la forte intossicazione di Maurizio Chisciotti e della figlia. L’ipotesi accreditata fin dall’inizio è che a causare la morte della donna sia stato il monossido di carbonio sprigionato dalla caldaia. Il procuratore, Massimo Lia, ha disposto l’autopsia sul corpo della donna e ha avviato gli accertamenti tecnici sugli impianti dell’abitazione. La casa era stata ristrutturata di recente e i lavori erano terminati pochi mesi fa. Era la prima vacanza che i Chisciotti passavano insieme in quella casa.

La famiglia Chisciotti ha abitato a lungo a Montemurlo, dove era molto conosciuta. I genitori erano tornati a vivere a Pordenone negli ultimi anni e Laura aveva deciso di restare a Prato insieme al fidanzato. La casa di Forni di Sopra, immersa nelle montagne friulane, era stato il loro sogno per lungo tempo. Un luogo familiare e a cui erano molto legati dove Patrizia e Maurizio pensavano di trascorrere la meritata pensione. Un posto dei sogni che si è rivelato essere una trappola mortale.