"Oggi è il giorno del ricordo, del silenzio e del rispetto". Rispetto verso chi ha perso la vita nell’alluvione del 2 novembre 2023. Alle 18,30 un corteo silenzioso aperto dallo striscione del Comitato di Bagnolo, nato spontaneamente dopo la tremenda piena che ha lasciato devastazione ovunque e che raccoglie oltre 200 famiglie e circa un migliaio di persone, si è mosso da piazza Bini verso via Riva lungo il torrente Bagnolo che lo scorso anno seminò morte e devastazione strappando la vita di Alfio Ciolini, 85 anni, annegato nella propria abitazione. Ma ci sono anche Teresa Pecorelli, 84 anni di Montemurlo e Antonio Tumolo, 82 anni e Tindaro d’Amico, 73 anni, di Prato tra le vittime innocenti dell’alluvione. "Non è il giorno delle polemiche, oggi vogliamo solo ricordare e chiedere che non succeda mai più", spiega Sabrina Tabani, portavoce del comitato. Niente polemiche quindi lungo il corteo che con le fiaccole ha illuminato il corso del torrente calmo in questi giorni di sole, che solo 12 mesi fa era gonfio di pioggia pronto a esondare.
La manifestazione organizzata dai cittadini segue quella del Comune che nella mattina ha intitolato in "Memoria delle vittime dell’alluvione di novembre 2023" il giardino tra via Riva e via Loi a Bagnolo, uno dei luoghi simbolo degli eventi calamitosi del novembre scorso. Insieme alle autorità e a decine di cittadini e di volontari della protezione civile, sono stati ricordati i giorni dell’alluvione: "Un territorio ferito – le parole del sindaco Simone Calamai – un territorio ancora oggi fragile. Abbiamo passato momenti terribili ma proprio in quei momenti abbiamo ritrovato il valore della solidarietà: dico grazie a quanti hanno lavorato, dico grazie ai giovani che spalarono il fango, e dico grazie a nome della mia comunità alla Colonna mobile della Regione Piemonte". Alla cerimonia presenti anche i parenti di alcune delle vittime. Con loro, il sindaco ha scoperto la targa ai piedi di un albero piantato in segno di speranza e rinascita.
Silvia Bini