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Montepiano, la storia dell’irriducibile Storai. Al confino per 20 anni

Venerdì 21, l'Anpi ricorderà la figura di Giovanni Storai, antifascista irriducibile, esiliato per 20 anni. La sua storia sarà raccontata con documenti, lettere e brani inediti. Un'occasione per ricordare i valori dell'accoglienza e dell'integrazione.

La storia di Giovanni Storai, irriducibile antifascista, verrà ricordata e raccontata venerdì alle 21, nell’ex fabbrica Meucci a Vernio. L’iniziativa è promossa da Anpi, con il patrocinio del Comune di Vernio, insieme al Comune di Torella dei Lombardi e all’officina culturale "La Casa di Giuseppe Casciaro".

Giovanni Storai, nato a Montepiano nel 1902 e qui morto nel 2002 all’età di 100 anni, ha trascorso 20 anni della sua vita al confino, pagando così la sua determinata opposizione al regime fascista. La sua storia è stata ricostruita grazie al prezioso lavoro di ricerca svolto a Torella dei Lombardi, piccolo comune della provincia di Avellino in cui Storai trascorse gli anni del suo esilio dal 1941 al 1945 trovando aiuto ed ospitalità insieme ad altri confinati antifascisti, sperimentando i valori dell’accoglienza e dell’integrazione.

La sua figura sarà ricordata dal presidente dell’Officina culturale, Giovanni Marino, lo storico che si è occupato di trovare documenti, lettere e verbali, che verranno letti da Andrea Bianconi. Il il gruppo musicale ResistenzAcustica presenterà brani inediti dedicati alla figura di Storai.