Moreo suona la carica: "Sì, possiamo risalire"

"La cura Mariotti? Sta funzionando, indubbiamente. Dopo l’esonero di mister Maurizio Ridolfi ci siamo sentiti maggiormente responsabilizzati e abbiamo tirato...

"La cura Mariotti? Sta funzionando, indubbiamente. Dopo l’esonero di mister Maurizio Ridolfi ci siamo sentiti maggiormente responsabilizzati e abbiamo tirato fuori quel qualcosa in più che prima ci mancava. Siamo contenti di queste ultime tre gare, ma bisogna andare avanti su questa strada". Indica la via ai compagni Riccardo Moreo, uno dei confermati in casa Prato rispetto alla scorsa stagione, quando a fine dicembre si unì ai lanieri, lasciando la Pro Sesto. Nella scorsa annata furono cinque le reti messe a segno da parte dell’attaccante classe ‘96 in maglia biancazzurra, mentre in questo campionato il numero 9 deve ancora sbloccarsi. Proverà a farlo domenica, in occasione della decima giornata che vedrà Remedi e compagni impegnati sul campo del Forlì, seconda forza del raggruppamento assieme a Pistoiese e Sasso Marconi. Moreo è al momento l’unico del reparto offensivo a non essere riuscito per il momento ad andare a bersaglio: Alessandro Romairone aveva timbrato il cartellino alla terza giornata contro la Sammaurese, mentre Luca Magazzù e Riccardo Barbuti hanno trovato la via della rete nelle ultime due uscite. Segno di come, con l’insediamento sulla panchina biancazzurra di mister Marco Mariotti, l’attacco venga rifornito in maniera più continua e con palloni più invitanti, come accaduto ad esempio contro l’Imolese. Un match che Moreo analizza così: "Secondo me nella ripresa abbiamo pagato la carenza di energie fisiche. Contro Pistoiese e San Marino avevamo speso tanto: un calo alla terza partita in sette giorni è più che normale. Alla fine però abbiamo avuto anche l’occasione per vincere. Non si è concretizzata, ma è stata comunque una prestazione positiva", le sue parole alla trasmissione "Il Gioco è Fatto". "Lotta per il vertice? E’ ancora presto per capire chi riuscirà ad arrivare fino in fondo. Speriamo di essere noi. Se ci crediamo? Assolutamente. Mancano ancora 27 partite alla fine del campionato, c’è tutto il tempo per recuperare. Ovviamente non sarà facile, ma noi daremo tutto".

Francesco Bocchini