REDAZIONE PRATO

Morì stritolato nel macchinario. Patteggiano i dirigenti della ditta

Sabri Jaballah viveva in città: fu risucchiato dall’apriballe al quale stava lavorando nella Millefili di Montale. La famiglia è stata risarcita. Pene fino a un anno e dieci mesi, sanzione amministrativa per 85mila euro. .

Il suo corpo fu risucchiato dalla macchina apriballe alla quale stava lavorando. Stritolato in pochi interminabili attimi, senza scampo. Erano le 8,30 del 2 febbraio 2021 quando Sabri Jaballah, residente a Prato con la famiglia, perse la vita nella fabbrica Millefili Spa in via Garibaldi, nella zona industriale di Montale. Aveva 22 anni. Ieri mattina nel tribunale di Pistoia si è chiusa la vicenda giudiziaria scaturita dalla sua tragica morte. Hanno patteggiato una condanna per omicidio colposo e rimozione o omissione dolosa delle cautele contro gli infortuni sul lavoro Gabriele Galli, 48 anni di Bologna, all’epoca dei fatti amministratore delegato della Millefili (un anno e otto mesi, pena sospesa); Andrea Rosati, 64 anni di Prato, allora responsabile del servizio di protezione e prevenzione della ditta (un anno e sei mesi, per omicidio colposo, pena sospesa); Fabio Faggi, 56 anni di Firenze, responsabile di produzione (un anno e dieci mesi, pena sospesa) e Alessandro Reali, 61 anni di Montemurlo, responsabile di stabilimento (un anno e dieci mesi, con la sospensione della pena). Il giudice Gaspari ha contemporaneamente stabilito una sanzione amministrativa per la Millefili Spa, pari a 85mila euro. L’azienda era stata chiamata in causa per la responsabilità amministrativa, ai sensi del decreto legislativo del 231 del 2001.

All’udienza di ieri mattina la famiglia di Sabri ha scelto di non essere presente: troppo grande l’impatto emotivo che avrebbero dovuto gestire. Per loro, come sempre in questi anni, c’era l’avvocato Cristiano Giovannelli di Pistoia, che li ha rappresentati: "La famiglia di Sabri ha scelto di attendere a casa la notizia". Presenti i legali difensori degli imputati: l’avvocato Olmo Artale di Bologna per Reali, Eleonora Ciliberti per Galli, gli avvocati Ciappi e Bardazzi di Prato per Rosati, e l’avvocato Sirotti per Millefili Spa.

Un’indagine corposa quella svolta dalla Procura di Pistoia: oltre 8mila pagine di documentazione per ricostruire nei dettagli la tragica morte del giovane operaio Sabri Jaballah, che stava pulendo il macchinario quando sarebbe rimasto incastrato nel rullo cilindrico. L’assenza di sistemi di sicurezza ne avrebbe causato poi lo stritolamento. Il legale della famiglia ha ottenuto il risarcimento da parte della Millefili Spa per ben nove parenti: padre, madre e due fratelli, ma anche i tre zii e i due cugini. Inoltre la ditta ha adeguato i sistemi di sicurezza. Per scongiurare altre morti ingiustificabili.

Martina Vacca