SARA BESSI
Cronaca

Morta in ospedale mentre la dimettono, a uccidere è stata un’embolia

Prime risposte dall’autopsia svolta sul corpo della quarantasettenne. I medici l’avevano dimessa con una diagnosi di sciatalgia

Medici

Prato, 19 gennaio 2021 - Embolia polmonare: è questa la risposta, asciutta e imprevedibile, emersa dall’autopsia effettuata sul corpo di Rosa Audia, la donna di 48 anni residente a Poggio a Caiano, deceduta lunedì 11 gennaio mentre erano in corso le sue dimissioni dal pronto soccorso del Santo Stefano. L’esame autoptico è stato eseguito dal medico legale Susanna Gamba su incarico del sostituto procuratore Lorenzo Gestri a seguito dell’esposto presentato dai familiari della donna. Lo stesso pubblico ministero ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo senza per ora avere iscritto nessuno nel registro degli indagati. Un esposto che il marito, assistito dall’avvocato Christian Vannucchi, ha presentato ai carabinieri per chiedere che venga fatta chiarezza sulle cause di una morte assolutamente imprevista dal momento che i medici del pronto soccorso avevano già firmato le dimissioni della paziente, che stava aspettando l’arrivo dell’ambulanza per fare rientro a casa.

Rosa Audia si era rivolta all’ospedale la domenica mattina accusando forti dolori alla schiena e a una gamba. Nel reparto di emergenza urgenza è rimasta per un giorno e mezzo così da permettere ai medici di accertare l’origine di quel dolore persistente. Alla fine, lunedì sera era stata dimessa con un referto in cui si parlava di un attacco di lombosciatalgia, disturbo di cui in effetti la donna aveva già sofferto in passato. L’esito dell’autopsia, quello di embolia polmonare, ha ora spinto la Procura ad avviare ulteriori accertamenti per ricostruire cosa è successo esattamente nelle ore di ricovere. Le indagini proseguono ancora con il supporto dei carabinieri del Nas: a loro è affidato il compito di acquisire le carte relative al ricovero della 48enne e di valutare l’esito degli esami e dei controlli eseguiti sulla donna. Insomma, si punta a ricostruire il percorso sanitario effettuato al Santo Stefano.

Elementi che potranno assumere un significato importante circa il decesso della donna, visto che l’obiettvo del medico legale incaricato dalla procura sarà, dopo l’acquisizione di ulteriori dettagli e informazioni, quello di capire se la morte poteva essere prevista ed evitata oppure se si è trattato di un evento imprevedibile per tutti, medici e familiari compresi. L’avvocato della famgilia ha incaricato come consulente di parte Stefano Pierozzi. E mentre la Procura attende i risultati degli ulteriori approfondimenti condotti dal Nas, la salma di Rosa Audia è stata restituita ai familiari. Che comprensibilmente sono ancora sotto choc per quanto successo.

Dopo aver avvertito il marito che sarebbe rientrata a casa con l’ambulanza, la donna si era infatti sentita male mentre si trovava ancora in pronto soccorso. A quel punto il marito, non avendo più avuto notizie dalla consorte e non vedendola arrivare a casa dopo avere più volte cercato di mettersi di nuovo in contatto con lei, è arrivato in pronto soccorso. Dove, purtroppo, ha scoperto la triste notizia della scomparsa della moglie. Senza riuscire a darsi un perché di quanto successo.

I funerali di Rosa Audia, curati dalla Misericordia di Poggio a Caiano, si svolgeranno stamani alle 10 nella chiesa di Bonistallo.