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Si è spento Claudio Caponi, 83 anni
Prato, 20 febbraio 2025 – Colto, curioso, gentile. Appassionato ricercatore di storia, economia e politica, impegnato nella comunità ecclesiale pratese. Claudio Caponi, punto di riferimento della cultura cittadina è morto all’età di 83 anni. Amava la sua città e ne è stato una delle voci più vivaci ed autorevoli, per la sua ricchissima produzione di libri e articoli sulle vicende politico-sociali di Prato e del territorio dall’Unità d’Italia ad oggi, ma anche perché aveva saputo coniugare la ricerca rigorosa con una forte attenzione alle persone.
A lui si deve un’esaustiva ricostruzione storica del movimento cattolico locale che ha riversato anche nell’opera “Prato storia di una città” diretta da Fernand Braudel, dove ha firmato il capitolo su “Chiesa e società civile a Prato dal 1943 al 1962”. Opera da affiancare a “Il tempo di don Milton Nesi. Cinquant’anni di cronache religiose, sociali e politiche a Prato (1912-1964)” Sempre pronto ad animare il dibattito cittadino, nei principi di etica e rispetto, ha lasciato un segno anche nell’associazionismo. Così il ricordo commosso di Confartigianato Imprese Prato che l’ha avuto alla guida come segretario generale dal 2006 al 2008, dopo una lunga esperienza di segretario generale a Confartigianato Toscana.
“Con lui è stato dato impulso deciso a un nuovo modo di intrepretare la responsabilità dell’associazione come protagonista, accanto agli altri attori politici, sociali ed economici, delle scelte fondamentali per il futuro della città e del distretto”. E ancora: “Caponi non solo ha segnato un pezzo di storia del mondo di Confartigianato, ma con la sua cultura e capacità critica ha offerto un contributo importante a Prato, ricoprendo svariate e importanti cariche nell’ambito culturale e sociale”.
Caponi conciliava la mitezza del suo carattere con un’energica fermezza. Esponente della sinistra democristiana, sebbene non abbia mai ricoperto incarichi di tipo politico, non si è mai sottratto al confronto affermando in molteplici occasioni pubbliche le sue ide e i suoi valori. È sato presidente della Società pratese di Storia patria e componente dell’attività redazionale delle riviste “Archivio storico pratese” e “Prato storia e arte”. Caponi è stato membro del Consiglio pastorale diocesano, attivo nella Pastorale del lavoro, presidente del Centro culturale cattolico, ma anche un parrocchiano attivo in santa Maria delle Carceri.
In un messaggio di cordoglio il vescovo Giovanni Nerbini a nome della comunità diocesana pratese nel ricordare il valore culturale della storico, ha sottolineato come Caponi abbia messo a disposizione le sue competenze nel ricoprire vari incarichi all’interno della Chiesa: “La sua testimonianza e il suo impegno, così come la sua passione per la nostra Chiesa, ci spingono nel rivolgere al Signore la preghiera della gratitudine e del suffragio, mentre ci stringiamo ai suoi familiari in questo momento di distacco e di dolore”. La salma è esposta alle cappelle del commiato della Misericordia, il funerale sarà celebrato oggi, alle 15 nella basilica di Santa Maria delle Carceri. Ai figli Marianna e Matteo le condoglianze della redazione La Nazione.
Marilena Chiti