Prato, 11 ottobre 2024 – Sarà giudicato con rito abbreviato il conducente del furgone per la raccolta della carta e cartone che il 3 gennaio 2023 ha travolto e ucciso Marcello Renzo Fioretti, 80 anni, all’incrocio fra via Busento e via Livenza a Chiesanuova. L’uomo, 39 anni di origini albanesi, regolare in Italia e senza precedenti, è comparso ieri mattina di fronte al giudice per l’udienza preliminare, assistito dall’avvocato Luca Betti, e ha chiesto di essere giudicato con rito abbreviato. L’accusa è di omicidio stradale aggravato dal fatto che il mezzo viaggiava contromano. E’ quanto hanno accertato le consulenze tecniche e l’autopsia attraverso le quali è stata ricostruita la dinamica del drammatico incidente. La moglie di Fioretti si è costituita parte civile, assistita dall’avvocato Sara Milani. La discussione del processo è stata rinviata a marzo.
Fioretti abitava con la moglie a un centinaio di metri dal punto dove la mattina del 3 gennaio 2023 fu investito e ucciso. Una strada interna e poco trafficata che conosceva bene. L’anziano stava attraversando quando il furgone della cooperativa La Traccia, che raccoglie la carta per conto di Alia, sbucò all’improvviso investendolo in pieno. Fioretti fu colpito dalla parte posteriore destra del mezzo. Il conducente si accorse subito di quello che era accaduto e bloccò il mezzo prestando i soccorsi all’anziano.
Fu subito chiaro che il furgone avesse colpito Fioretti con la parte posteriore, un punto “cieco” del mezzo che non permise al conducente di vedere la presenza dell’anziano sulla strada.
Le indagini della polizia municipale hanno accertato che il conducente stava facendo marcia indietro (quindi era contromano) e non si accorse del pedone che stava attraversando la strada. Particolare che sul momento lo stesso guidatore della cooperativa dichiarò. Furono sentiti anche alcuni testimoni che confermarono la circostanza. Non è stato chiarito perché il conducente stesse facendo marcia indietro, in quanto – secondo quanto avevano riferito alcuni testimoni – i bidoni della carta erano già stati svuotati in tutta la strada, erano vuoti perfino quelli che si trovavano più avanti rispetto alla posizione in cui il mezzo si fermò dopo l’impatto con il pensionato. L’incidente sollevò le polemiche dei residenti che sostennero che i mezzi della raccolta dei rifiuti spesso entravano nella strada a retromarcia diventando pericolosi per i pedoni. Fra l’altro via Busento è una strada stretta e poco trafficata ma, a causa delle auto parcheggiate su entrambi i lati, ha spesso una visibilità ridotta e limitata.
Un incidente del tutto simile è avvenuto anche nel maggio di quest’anno in via Tagliamento a Chiesanuova quando un camion per la raccolta dei rifiuti, sempre della cooperativa La Traccia, ha investito e ucciso un anziano di 78 anni.