REDAZIONE PRATO

Monossido killer, muore a un mese di distanza dalla moglie

Maurizio Chisciotti, 73 anni, non ce l’ha fatta: l’intossicazione nella notte fra Natale e Santo Stefano subito fatale per la moglie Patrizia, la figlia Laura si è salvata. Fu lei a dare l’allarme chiamando il fidanzato a Montemurlo

Nel riquadro Maurizio Chisciotti, morto all'ospedale di Pordenone

Nel riquadro Maurizio Chisciotti, morto all'ospedale di Pordenone

Montemurlo (Prato), 29 gennaio 2025 – Non ce l’ha fatta Maurizio Chisciotti, 73 anni, morto all'ospedale di Pordenone a seguito dell'intossicazione da monossido di carbonio che aveva coinvolto l'intera famiglia a Forni di Sopra nella notte tra Natale e Santo Stefano.

Maurizio Chisciotti era un ex bancario e, insieme alla figlia Laura e alla moglie Patrizia, aveva vissuto a lungo in via Genova in località Il Mulino a Montemurlo, dove le due donne erano state residenti fino al febbraio 2024. Da tempo, invece, Maurizio si era trasferito in provincia di Pordenone, ma questo non gli aveva impedito di mantenere forti legami con il territorio, tanto che era ancora socio attivo della sezione Alpini di Montemurlo.

Il presidente del Gruppo Alpini, Mauro Baglioni, scrive sulla pagina Facebook del Gruppo: “Un altro alpino ci lascia. Con immenso dolore ci stringiamo al dolore della figlia Laura e terremo sempre vivo a Montemurlo il ricordo di Maurizio e Patrizia”.

La moglie di Chisciotti, Patrizia Pontani, 66 anni, aveva insegnato matematica e scienze alla scuola media Salvemini–La Pira e, a seguito della pensione, quattro anni fa aveva raggiunto il marito in Friuli Venezia Giulia, ma a Montemurlo aveva lasciato nei colleghi e negli ex alunni un ricordo indelebile. "Dopo la scomparsa di Patrizia, oggi ci troviamo a piangere anche Maurizio. Abbiamo sperato fino all'ultimo che ce l'avrebbe fatta ma purtroppo così non è stato - dice il sindaco Simone Calamai – In questo momento di profondo dolore, non posso che stringermi in segno di cordoglio alla figlia di Maurizio e Patrizia, Laura, e rinnovarle la vicinanza e l'affetto di tutta la comunità montemurlese”.

L'esalazione di monossido di carbonio, durante quella terribile notte tra il 25 e 26 dicembre scorsi, si era portata via Patrizia, mentre Maurizio era apparso subito in gravi condizioni. Ricoverato all'ospedale di Trieste era stato poi trasferito nella terapia intensiva a Pordenone dov'è morto. Anche la figlia Laura si era sentita male: era stata lei a comunicare via telefono con il fidanzato spingendo quest'ultimo ad attivare la macchina dei soccorsi. Laura era stata trasferita in ospedale a Prato ed era stata dimessa solo da pochi giorni. Ora dovrà affrontare anche questo nuovo lutto.