LAURA NATOLI
Cronaca

Prato, multati operai in sciopero. “La sindaca venga qui”

La polizia municipale ha sanzionato i lavoratori del maglificio CXL di via Paronese. Caudiero (Sudd Cobas): “Bugetti venga a parlare con noi, non lo ha mai fatto”

Il picchetto degli operai all’esterno del maglificio di via Paronese

Il picchetto degli operai all’esterno del maglificio di via Paronese

Prato, 16 febbraio 2025 – Ieri mattina due pattuglie della polizia municipale si sono recate al nuovo picchetto promosso dai Sudd Cobas di fronte al maglificio CXL in via Paronese 67 per intimargli di sgomberare il suolo pubblico. Con gli operai c’era in quel momento Sarah Caudiero dei Sudd Cobas che è stata multata (175 euro) per occupazione di suolo pubblico. Inoltre la municipale ha intimato al gruppo di rimuovere il picchetto. Un gesto che non è andato giù alla sindacalista che, in tutta risposta, ha invitato la sindaca Ilaria Bugetti a fare visita al picchetto lunedì mattina. “Spero sia un errore e non la direzione del Comune di Prato, sarebbe un atto gravissimo – dice Caudiero – Qui stiamo difendendo operai che chiedono di vedere riconosciuti i propri diritti, di avere buste paghe regolari, di lavorare otto ore al giorno per cinque giorni. Avevamo sperato in un cambio di passo con la nuova giunta ma così non sembra”. Il picchetto in via Paronese è cominciato venerdì per denunciare le condizioni di sfruttamento all’interno di un maglificio “CXL” a gestione cinese.

“Per dodici ore al giorno, sette giorni alla settimana – spiega Caudiero – i lavoratori hanno stirato, etichettato e inscatolato migliaia e migliaia di vestiti, anche di noti brand che venivano esportati in tutta Europa, senza ferie, pause o malattie retribuite. Come se non bastasse l’azienda per mantenere il lavoro precario e ricattare i lavoratori ha esternalizzato tutti i contratti usando un’agenzia interinale per assumere gli operai, con contratti di 5 o 10 giorni”.

Ieri mattina però l’arrivo della municipale con la contestazione di occupazione di suolo pubblico e la contestuale multa.

“Chiediamo alla sindaca Bugetti – insiste Caudiero – di venire al presidio lunedì mattina per incontrare i lavoratori della CXL e dare un segnale chiaro su quale sia la posizione del Comune, il ritiro della multa e dell’ordine di rimozione sperando si tratti di un errore”.

“A Seano e a Montale il Comune portava da mangiare agli scioperanti – attacca ancora –. A Campi Bisenzio il Comune forniva i bagni al presidio e sindaco e vicesindaca sono più volte venuti al presidio. Il sindaco di Calenzano si espresso pubblicamente sulla stampa a sostegno degli scioperi. A Prato non si è mai visto nessuno della nuova giunta a un presidio, mai una parola di sostegno ai lavoratori. A Prato, centro dello sfruttamento, c’è evidentemente un problema”.

Infine Caudiero spiega che “la nostra tensostruttura e il nostro picchetto non sono opere abusive. Sono opere di solidarietà e mutuo supporto tra lavoratori in lotta per una vita migliore. Abusivo è lo sfruttamento”.