Multiutility senza Borsa. La quotazione divide (anche la sinistra): "Decisione prematura"

Il no del segretario Pd, Emiliano Fossi, ha innescato un nuovo dibattito. Bugetti senza preconcetti: "Devono prevalere gli interessi dei cittadini. e il potenziamento dei servizi". Mazzetti (FI): "Unica soluzione possibile".

Il segretario regionale del Pd Emiliano Fossi ha annunciato la sua contrarietà alla quotazione in Borsa della Multiutility, l’azienda che gestisce acqua, gas e rifiuti in Toscana. Il tema della quotazione in Borsa, dopo la tornata elettorale, riappare da protagonista sotto l’ombrellone. E inevitabilmente divide. Non solo centrodestra e centrosinistra, ma anche gli stessi dem, non tutti allineati sulle stesse posizioni. La prima a non schierarsi a favore di nessuna soluzione "se non quella migliore per i cittadini" è la sindaca di Prato, Ilaria Bugetti: "Sulle modalità di finanziamento della Multiutility la posizione di Prato è nota: siamo l’unico territorio che ha un patto parasociale che impegna i comuni soci a far fare studi per formule di finanziamento alternative alla quotazione in borsa, mettendola però al pari delle altre. Quindi penso che sia prematuro dire sì o no a qualsiasi forma di finanziamento prima di un’attenta analisi delle varie possibilità, un passaggio necessario per poi dare il via a un confronto tra i soci della Multiutility. Capisco che il dibattito sulla formula di finanziamento appassioni molto ma vorrei che si discutesse di più degli obiettivi della holding pubblica".

E ancora: "La strada migliore da percorrere deve rispettare tre principi: tutela degli utenti e dei lavoratori, governance pubblica, qualità dei servizi. Ci aspettano investimenti importanti per migliorare le infrastrutture. Se si trovano strade migliori alla quotazione in borsa, ben vengano ma questi tre principi devono rimanere ben saldi".

Dalla prima cittadina non arriva un secco no alla quotazione così come dall’ex sindaco Matteo Biffoni, tra i nomi papabili per le regionali del prossimo anno: "Non ci sono ricette precostituite, dobbiamo avere chiaro cosa vogliamo per la Toscana, la valutazione su come ci si arriva è importante, ma legata agli obiettivi. Resto convinto che l’interesse più importante è fare il bene della Multiutility, non le idee nostre. Semplicemente perché il bene della Toscana è essere forti sul territorio, portare avanti la transizione ecologica, dare servizi ai cittadini efficaci. Sono sicuro che la posizione delle amministrazioni pratesi saprà portare avanti questi interessi".

Interessi condivisi dalla deputata di Forza Italia, Erica Mazzetti che non perde l’occasione per punzecchiare il Pd: "Se la Multiutility non decolla è perché il Partito democratico continua a evitare due punti sostanziali: la quotazione in borsa, che porta efficienza e trasparenza, e una politica per gli impianti, sia nuovi sia esistenti da migliorare, per chiudere ciclo di tutti i rifiuti. C’è un terzo punto che il Pd Schleiniano evita scientificamente: non si può riciclare tutto all’infinito, anzi diventa sconveniente. E tra discarica - spesso fuori regione - o trasformazione di quel circa 20% residuo scelgo il termo-rigassificatore. Si deve riprendere l’iter per Case Passerini per il quale sono già stati spesi soldi pubblici. Solo in questo modo si può fare il salto di qualità sui rifiuti, togliendo tasse ai cittadini, ai commercianti, agli imprenditori gravati dagli aumenti della Tari. Servono coraggio, determinazione, impegno, visione ma il Pd ha dimostrato di non averne: solo il centrodestra può farlo governando la Regione".

Del resto le regionali sono dietro l’angolo e il tema Multiutility è uno dei più caldi da cavalcare per intercettare voti. Gianni Cenni, ex candidato sindaco per il centrodestra e consigliere comunale non ha dubbi sulla strada da percorrere: "Siamo favorevoli alla quotazione in Borsa che naturalmente deve avere una funzione non finanziaria, ma di risorsa per portare a termine il piano industriale. Prima vengono la realizzazione degli impianti poi la quotazione che rappresenta la possibilità di avere risorse tali da dare gambe al piano industriale. Ovviamente la prospettiva in questa ottica è l’efficienza dei servizi e minori costi. Il problema della sinistra è di avere una visione manichea e di preconcetto credo che prima di tutto il Pd debba chiarirsi le idee al proprio interno".

Infine il governatore della Toscana Eugenio Giani sul tema Multiutility dice di "rispettare e in larga parte condividere l’opinione del segretario Fossi sul dare una valenza sociale al progetto di interesse pubblico", salvo poi aggiungere "che ci sarà una seconda fase per pensare ad altre iniziative".

Silvia Bini