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Muore a 31 anni dopo le dimissioni Battaglia della famiglia per la verità

Gaddo Giusti, calciante dei Verdi, era andato all’ospedale per un malore. Si è spento a casa tra le braccia della fidanzata infermiera che ha provato a salvarlo. Il Santo Stefano ha disposto un’indagine interna

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Nella notte fra il 3 e il 4 agosto, alle una passata, si è presentato al pronto soccorso del Santo Stefano accusando un dolore toracico. Gaddo Giusti, 31 anni anni e dipendente di un’azienda termoidraulica, è stato sottoposto a tutti gli accertamenti del caso, ma poco prima di mezzogiorno dello stesso giovedì 4 agosto è stato dimesso. A 48 ore di distanza da quell’episodio, il 31enne si è sentito di nuovo male mentre alle 14,30 di sabato 6 agosto si trovava nella sua nuova casa di via Mino da Fiesole, una traversa di viale della Repubblica. Ha fatto in tempo a chiamare la fidanzata, che è infermiera. Sul posto anche i soccorsi inviati dal 118: il medico ha fatto di tutto per rianimarlo purtroppo senza riuscirci. Il suo cuore ha cessato di battere. Il 118 ha allertato anche i carabinieri vista la giovane età del ragazzo morto così all’improvviso: i militari hanno avvertito il magistrato di turno. Una tragedia enorme sulla quale la famiglia del ragazzo, volto noto in città come calciante della Palla Grossa nelle fila dei Verdi, intende fare chiarezza. La madre ha annunciato di aver presentato un esposto per capire se quella morte fosse evitabile e se quel secondo malore fosse collegato o meno al primo episodio che lo aveva portato fino al pronto soccorso pratese. La famiglia è assista da un avvocato del foro di Pistoia. La salma è stata posta sotto sequestro e trasferita ad anatomia patologica di Pistoia, a disposizione della magistratura. Per chiarire le cause del decesso probabilmente la Procura deciderà nelle prossime ore di affidare l’esecuzione dell’autopsia sul corpo di Giusti. Accertamento, che potrebbe essere disposto data anche la giovane età del ragazzo.

Parallelamente alle possibili disposizioni della Procura, la direzione ospedaliera del Santo Stefano ha attivato la procedura del rischio clinico, ovvero disposto accertamenti interni. "Abbiamo controllato la cartella sanitaria ed analizzato il percorso sanitario seguito - dice Sara Melani, direttrice del Santo Stefano - Per domani (oggi, ndr) abbiamo già attivato il rischio clinico aziendale: faremo un esame congiunto con i medici e con il dottor Francesco Venneri del rischio clinico. Il nostro scopo è fare chiarezza". La notizia della morte di Gaddo Giusti ha gettato nello sconforto la città e il mondo della Palla Grossa. "E’ una notizia bruttissima che ci sgomenta - ha detto l presidente dei Verdi, Maurizio Mencancini - Era un giovane forte, positivo, uno sportivo che sapeva fare gruppo. Ho avuto la fortuna di giocare con lui nella prima edizione del 2012 in cui abbiamo vinto e nel 2013". Grande cordoglio è stato espresso dai calcianti degli altri quartieri. "Non ci sono parole per descrivere la perdita di un ragazzo eccezionale come Gaddo", scrivono gli Azzurri. Come la società del Quartiere Rossi Santa Trinita ed i calcianti: "Purtroppo conosciamo troppo bene il dolore che si prova per la scomparsa prematura di uno dei nostri ragazzi". I Gialli del quartiere Santo Stefano esprimono vicinanza "nel dolore al Quartiere San Marco perché quando si perde un fratello il dolore è terribile". Sulla morte di Giusti interviene anche Fdi: "Vogliamo sapere perché un ragazzo di 31 anni, dimesso dal pronto soccorso, è poi morto a casa", chiedono con un’interrogazione alla giunta regionale i consiglieri di Fratelli d’Italia Diego Petrucci e Alessandro Capecchi. Interrogazione che il deputato Giovanni Donzelli, coordinatore nazionale di FdI, presenterà in Parlamento.

Sara Bessi