
"Velvet mi Amor", curata da Stefano e Corinna Chiassai, apre oggi al pubblico. Installazione di 24 figure antropomorfe mai esposte prima in un museo. .
Una mostra che vuole raccontare la sperimentazione del linguaggio creativo contemporaneo nella moda, attraverso l’installazione di 24 figure antropomorfe totalmente realizzate in velluto e mai esposte prima in un museo. Questo è quanto promette "Velvet mi Amor", curata da Stefano e Corinna Chiassai, che aprirà al pubblico oggi e sarà visitabile sino al prossimo 8 giugno. Un’iniziativa presentata ieri presso il museo di via Puccetti, che punta ad unire arte, futuro e moda.
I 24 personaggi pensati per l’esposizione dai due designer, totalmente in velluto, sono esseri dalle forme aliene e dai look futuristici, che mirano ad esplorare le potenzialità del materiale nella ricerca contemporanea, interpretandolo con nuove forme, manipolazioni e accostamenti innovativi: laser, intarsi di velluto con altri materiali, stampe a illusione ottica, intrecci manuali, plissettature, cambi di direzione delle coste di velluto, abbinamenti di colori inusuali e nuove "texture". Accanto ai velluti nell’installazione compaiono altri materiali che ne imitano l’aspetto: rasi, popeline, gabardine, fustagni, denim, tessuti dalla superficie più o meno tridimensionale, più o meno liscia, sono lavorati in maniera tale da dare l’illusione di essere velluto. "L’idea era trasformarlo profondamente – ha dichiara Stefano Chiassai – con nuove forme, lavorazioni inedite, collocazioni sorprendenti e maggior versatilità. E’ un modo di approfondire e apprezzare un tessuto che continua a ispirare stilisti e designer di tutto il mondo. E di esplorare un inedito linguaggio della moda contemporanea rivolgendosi alle nuove generazioni".
Alla presentazione della mostra, era presente Francesco Fantauzzi in rappresentanza del Comune e dell’amministrazione, oltre allo scrittore Stefano Ferri. "Dopo la mostra sulla seta – ha spiegato il direttore del Museo del Tessuto, Filippo Guarini – una mostra su un tessuto contemporaneo che possiamo definire un inno alla creatività italiana. Ma pensiamo che possa rappresentare un’occasione anche per gli stilisti di trovare nuove fonti di ispirazioni, mantenendo sempre il legame con il territorio".
Velvet mi Amor sarà visitabile martedì e giovedì dalle 10 alle 15, venerdì e sabato dalle 10 alle 19 e domenica dalle 15 alle 19. Il costo del biglietto è di 10 euro (8 per quello ridotto). A margine della mostra, la sezione educativa del Museo del Tessuto ha pensato a due percorsi di approfondimento rivolti a studenti di design e moda: si tratta di "Velluto e innovazione: dalla tradizione al futuro della moda" (con riferimenti alla storia del costume nel Novecento dal cinema fino alle sfilate del 2025) e di "Velvet mood" che applica gli strumenti del design thinking per genere e innovazione.
"Si tratta di un’installazione nata per l’ambito fieristico che abbiamo ritenuto opportuno trasformare in una mostra vera e propria – ha aggiunto Fabia Romagnoli, presidente della Fondazione Museo del Tessuto – perché siamo convinti che possa essere interessante sia per il pubblico che per le scuole di settore che ogni anno visitano il museo. Un modo per parlare di creatività contemporanea applicata alla moda, valorizzando il lavoro di ricerca di Stefano e Corinna Chiassai in collaborazione con tante aziende italiane, alcune delle quali provenienti proprio dal distretto tessile pratese".
Giovanni Fiorentino