
Museo Soffici, l’ex direttore lancia l’allarme sulle condizioni interne ed esterne. "Il museo - scrive Mauro Moriconi - sembra essere...
Museo Soffici, l’ex direttore lancia l’allarme sulle condizioni interne ed esterne. "Il museo - scrive Mauro Moriconi - sembra essere caduto in una fase di stallo. Dal Comune non ho ricevuto alcun contatto dope la mie dimissioni: nessuno mi ha chiesto dei progetti futuri, di come poter valorizzare ancora il museo o anche solo delle credenziali di accesso ai social network".
Quello che salta agli occhi sono le condizioni esterne dell’edificio: "L’ingresso del museo è al buio – aggiunge Moriconi – a causa di faretti fulminati non sono stati sostituiti e l’erba cresce ormai più alta delle piante di rosa. Inoltre, il marciapiede lungo il muro della Villa, è dissestato da mesi. La pavimentazione sfondata è stata “messa in sicurezza” in modo precario, con una transenna sdraiata e un pannello di legno, creando più un disagio che una vera protezione".
Per Moriconi, la situazione interna al museo non è migliore: "Attualmente, la sala dedicata alla famiglia Soffici ospita numerosi quadri appoggiati a terra (nella foto) a causa dell’allerta meteo, un’immagine ben lontana da quella di un museo che dovrebbe tutelare e valorizzare il proprio patrimonio artistico. Inoltre, la teca, dove un tempo era custodita l’ultima lettera di Ardengo Soffici, resta vuota, facendo apparire la trascuratezza del museo. Sono anche molto dispiaciuto per le recenti dimissioni di una delle persone che lavoravano in biglietteria e che si dedicava con straordinaria gentilezza all’accoglienza dei visitatori. Questo ulteriore segnale di difficoltà mi preoccupa, così come il fatto che il museo, senza una direzione ufficiale, rischi di non avere più i requisiti necessari per mantenere il riconoscimento come museo regionale. Spero che questa situazione possa finalmente ricevere l’attenzione che merita".
M.S.Q.