Dopo la metro-navetta, il patto fra Prato e Firenze per i collegamenti sostenibili si rinsalda con il progetto della superstrada ciclabile. Un maxi investimento che prevede un ponte sul torrente Marinella, un sovrappasso sull’autostrada, un viadotto fra l’A1 e il Garille, un sottopasso all’altezza della rotatoria di San Quirico e il collegamento conclusivo con la futura passerella al Pecci, realizzata dall’architetto Maurice Nio. In totale sono 15 chilometri di tracciato riservato esclusivamente a pedoni e ciclisti, con due corsia di marcia, alberi ai lati e una illuminazione a led intelligente: la sera, grazie a un sensore, al passaggio di pedoni o ciclisti aumenterà la potenza della luce. Il progetto è stato suddiviso in sette lotti: finora ne sono stati finanziati tre per un importo di 8,2 milioni di euro (di cui 3,5 milioni stanziati dalla Regione). I primi due sono quelli che partono dal Nuovo Pignone a Firenze sulla Perfetti Ricasoli, passano da via delle Due Case, dal retro dell’aeroporto e arrivano al polo scientifico di Sesto Fiorentino. Da qui si apre il tratto che ha bisogno ancora di finanziamenti: l’auspicio è di un intervento della Regione tramite il Recovery Fund o i fondi europei per lo sviluppo regionale. Il tracciato quindi prosegue in direzione Calenzano, attraversa il polo industriale, poi Capalle, la circonvallazione intorno ai Gigli, viale Fratelli Cervi, il ponte sul Marinella e l’approdo alla passerella che porta ad attraversare il Bisenzio e a raggiungere via Ferrucci, proprio in prossimità del confine comunale (dove c’era il ponte Bailey). Qui inizia il tratto su territorio pratese, già finanziato per 1,7 milioni di euro, con progetto esecutivo pronto per giugno e l’appalto entro fine anno. Si passa sotto l’autostrada in direzione Capalle, si gira subito accanto al parcheggio di Mondo Convenienza, si superano i nuovi terreni espropriati e ci si collega con via Chemnitz al Macrolotto Due. Poi la svolta in via Viaccia a Mezzana, si riattraversa l’autostrada e si costeggia la declassata fino ad arrivare al piazzale del Museo. Il progetto è stato presentato ieri a Firenze dai sindaci Biffoni e Nardella. Un modo per ribadire la nuova sintonia fra le due città e la necessità di uno sviluppo infrastrutturale comune. "Fra Prato e Firenze c’è la zona più densamente popolata della Toscana, con un Pil superiore a 50 miliardi", ha detto Nardella. "Rappresentiamo uno dei motori dell’Italia. E proprio come già pensato per la metro-navetta Pecci-Peretola, vogliamo realizzare nuovi collegamenti facendo attenzione alla sostenibilità ambientale".
Per Biffoni invece siamo di fronte "a un’opera straordinaria, che guarda al futuro, la prima del genere in Italia". La superstrada ciclabile avrà una pavimentazione con asfalto riciclato, sarà dotata di telecamere di videosorveglianza, e avrà cordoli a 45 gradi così da evitare spigoli pericolosi. Nardella ha inoltre fatto il punto sul sistema della tramvia fiorentina, annunciando di avere chiesto finanziamenti anche per la linea di Sesto Fiorentino e per il lotto di Campi Bisenzio. In totale a Firenze potrebbe arrivare una pioggia di 1,2 miliardi di euro di finanziamenti per le varie linee della tramvia, che salirebbero a 1,5 miliardi con i 300 milioni per la Pecci-Peretola. "Il problema sarà avere il personale per seguire tutti questi progetti e cantieri", ironizza Nardella. Mentre Biffoni si augura di non avere a che fare con troppa burocrazia: "Sono dietro al sottopasso del Soccorso da anni: ci sto diventando matto".
Stefano De Biase